DOVE CHE DI REALE CI STA CHI CON LA CORONA (NO CORANO, SOLO CHE ANAGRAMMA?) FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO. CHE EVIDENTE PIÙ CHE MAI CHE LO SPORT NON È COSA FINE A SE STESSO, UNA SFIDA A LA PARI TRA CONTENDENTI, MA LO SPORT È SITUAZIONE FONDAMENTALE PER AMMAESTRARE I SUDDITI, ESATTO, LO SPORT DEVE SEMPRE ASSERVIRE PER PRIMA COSA A CHI COMANDA
Meno male che adesso non c’è Nerone Meno male che adesso non c’è Nerone Quanta paura che ti fece a scuola Tra le lezioni da imparare a memoria La storia di un imperatore Era per tutti un gran terrore (trovami tu un tiranno buono e comprensivo della situazione del suo popolo, esatto, per chi comanda il popolo solo che sudditi. Siamo a l’assurdità, meno sudavano e più tante palanche avevano, anzi, i sudditi sudavano gli Imperatori coniavano le loro monete, le uniche ad avere valore) Allora tu dicesti Meno male che adesso non c’è Nerone, no no no Meno male che adesso non c’è Nerone Lui comandava sopra il mondo intero Teneva tutti sotto la sua mano (esatto, signore e padrone di vita e di morte di tutti gli esseri viventi) La storia dice forse è verità Che alla fine incendiò la città (per poi far ricadere la colpa sui ribelli Cristiani, che a quel tempo temevano di più Dio che Nerone, e questo a Nerone gli dava fastidio, molto fastidio. Esatto con la mandrakata di incolpare i Cristiani, aveva preso due piccioni con una sola fava: il primo piccione, quello di aver trovato il pasto ai leoni de l’arena e in modo di far divertire il popolino, il secondo piccione, di aver raso al suolo quel cumulo di catapecchie case del popolino, e in modo di dar vita al suo progetto di ingrandire la sua residenza imperiale e di corte) Meno male che adesso non c’è Nerone, no no no Meno male che adesso non c’è Nerone Ed alle feste che organizzava (che adesso per Nerone, per far contento il popolino sarebbe di organizzare campionato di calcio? Con tanto di Champions e di Superlega?) C’era il bel mondo ed anche lui suonava Gli altri all’aperto senza protestare (esatto, con Nerone, e chi si azzardava a protestare. Vi ricordo che Nerone è stato anche campione olimpico in due o tre specialità dei antichi giochi, esatto, non ricordo bene se tre o quattro medaglie oro che aveva vinto. Dove che nella competizione della specialità delle arti, tutti si erano ritirati, con la scusa che non volevano fare brutta figura, tanto era manifesta la sua superiorità nel suonare, credo la Lira, una medaglia oro, e l’altra medaglia oro e nel declamare versi. La terza medaglia oro, nella gara delle bighe o quadriga o di tutte e due, dove logico, chi avrebbe osato arrivargli davanti. Questo dei campioni olimpici, i gladiatori, come ai giorni nostri, la stessa cosa anche in antichità, i campioni dei giochi olimpici a diventare dei veri e propri idoli per il popolino. Dove altri Imperatori truccavano la gara a loro favore, costringendo il campione a perdere, esatto, con la mandrakata comperavano il campione, che tra l’altro se si rifiutava, andava incontro a tortura, e vincendo sul campione, che poi, la furbata era di concedergli la grazia di rimanere in vita, questo aveva due grandi vantaggi, di mostrarsi al popolino come il più forte e nello stesso tempo di essere buono e magnanime e di non infierire sul perdente. Questo lo si vede anche dal film Il Gladiatore, la scena del duello tra l’Imperatore Commodo e il più forte dei gladiatori, esatto, nel film Massimo Decimo Meridio. Ma de le gabolate e le mandrakate nello sport e inventate per aumentare la gloria e la fama del tiranno è piena la storia) Se no aumentava le tasse da pagare Meno male che adesso non c’è Nerone, no no no Meno male che adesso non c’è Nerone Però in fondo ci sapeva fare E per distrarli dalle cose serie Ogni domenica li mandava in ferie Tutti allo stadio a farli divertire (ma siamo sicuri che adesso sono passati 2mila anni da quei tempi? Esatto, tutte le domeniche e anche adesso ci stanno gli stadi pieni, almeno fino a prima di Covid 19. Sai che non mi sembra che son passati 2mila anni. Adesso non si chiamano più gladiatori, adesso si chiamano calciatori. Esatto, Messi e Ronaldo, anche loro sarebbero solo che secondi nella classifica del concorso pallone d’oro, per primo arriverebbe sempre un Imperatore, ai nostri giorni Nerone ne avrebbe già vinto una decina e anche e sempre a vincere la classifica dei miglior marcatori) Meno male che adesso non c’è Nerone, no no no Meno male che adesso non c’è Nerone, no no no Meno male che adesso non c’è Nerone Meno male che adesso non c’è Nerone Meno male che adesso non c’è Nerone, no no no Meno male che adesso non c’è Nerone (della canzone mi piace molto la cover fatta da Pino Scotto e proprio con lo stesso Edoardo Bennato a l’armonica e al canto, cover più rockeggiante de la versione originale) Ai tempi, non avendo ancora inventato aggeggi che permettevano di comunicare a notevoli distanze, ecco che, i giochi atletici, oltre che di far vedere gli atleti più forti nel combattimento corpo a corpo (ai tempi, di ben prima delle Legioni Romane, ricordo che la civiltà romana, oltre che impareggiabili costruttori di strade e impareggiabili ingegneri erano anche impareggiabili strateghi di guerra, la loro disciplina e la loro struttura ancora oggi è copiata dagli attuali eserciti moderni) Ai tempi era il combattimento corpo a corpo a fare la differenza, dove gli Spartani, erano una spanna sopra gli altri. In poche centinaia di spartani, riuscivano a tener testa a migliaia di soldati di altri eserciti. (w la leggenda?) Però, in una guerra, non ci sta solo il combattimento, si devono dare anche degli ordini, la comunicazione fra reparti e fra eserciti, esatto, servivano soldati in grado di portare gli ordini da una parte a l’altra del campo di combattimento, a volte, porzioni di territorio di svariati km. Ecco, li servivano soldati con le gambe e polmoni buoni, non portavano gli ordini in scarpette da corsa e in canotta e integratori appresso, la loro divisa era divisa da soldato. Eco, questi atleti portati per fare i messaggeri di ordini, anche loro venivano scelti tra chi partecipanti ai giochi atletici. Dove però la leggenda dice che la distanza massima da compiere in tal giochi, esatto la gara più lunga era intorno ai 5km. Che voi che siete dei runner, sapete la differenza che ci sta a fare 5km o fare 20km o fare 40km. Ma proprio per questo che le leggende sono belle storielle, esatto, perché sono storielle illogiche, senza logica ne logica reale e ne logica scientifica. Dove proprio da una leggenda che nata la specialità della corsa a piedi più famosa al mondo, esatto la Maratona. Dove chi svolgeva il compito di messaggero de l’esercito, non erano chiamati podisti o runners, ma chiamati EMERODROMI, esatto, atleti soldati che abituati a girare in tondo a lo stadio e sotto gli occhi del tiranno e dei sacerdoti e dai generali. Anche la leggenda di Maratona poi col tempo è stata codificata, nel senso che a l’inizio della storiella delle Olimpiadi Moderne, la distanza di tal gara era con distanza variabile e non codificata. La codificazione era avvenuta in Inghilterra, patria dello sport moderno, dove la le prime regole dei Tornei Cavallereschi, la le prime regole degli sport moderni più famosi, forse, tranne il ciclismo. Dopo, e cosa che va a confermare che, il tutto doveva asservire ai potenti regnanti, esatto, e tu pensi da dove è saltata fuori la misura della distanza così bizzarra? Esatto, 42195, nel senso che più bizzaria di mettere una virgola a gara di decine e decine di km, dimmi tu se ci sta più bizzaria di questa. Dove la logica a dire che doveva essere numero finito e senza virgola, non so, tipo: 42km, 40km, 45km, 50km, oppure numero finito di miglia, non so, tipo: 25miglia, 26 miglia, 27 miglia. Dove a l’inizio delle Olimpiadi Moderne, queste distanza a miglia finite ci stavano, tipo: 3 miglia, 4 miglia e 5 miglia, e dove si assegnava la medaglia oro, che non era ancora medaglia oro ma un riconoscimento di altra natura. E da dove vuoi sia saltata fuori distanza cosi illogica di corsa di maratona, ah, non conosci la storia del perché dell’assurda distanza? La battaglia di Maratona è ispiratrice, o meglio, ispiratore è stato Filippide o Phidippide, sempre quello è, però Filippide è solo di stortura, non è il nome di battesimo, dove poi tradotto in Italiano? Il porta messaggi ateniese è stato l’ispiratore di questa gara. Dove la leggenda narra che morì stremato dalla fatica dopo che, correndo il più veloce possibile per portare a Atene la notizia della vittoria degli ateniesi sui persiani, schiattò di fatica subito dopo aver dato la buona notizia. Più o meno la distanza, tra Maratona e Atene, è intorno ai 40 km (strade di adesso, di allora?) Altra bizzaria della leggenda che se vista con la logica dice che, ma che senso ha di morire di fatica per annunciare una vittoria, esatto non ha senso, non è che si deve annunciare un imminente pericolo. Di annunciare la vittoria uno se la prende con gioia, che avvisa la gioiosa vittoria a tutti, che si ferma in ogni villaggio a annunciare la vittoria, si ferma, e tra una bevuta e l’altra, racconta la storiella di come si è svolta la battaglia. Detto questo, le leggende nascono e solo perché alla loro nascita devono solo che asservire al potere. Poi, visto che le prime Olimpiadi Moderne si svolsero proprio a Atene, (storiella nata per far contento Re Giorgio e per fargli accrescere la sua fama? anche e sicuro, ma più che altro che Re Giorgio è stato il finanziatore di quella prima Olimpiade Moderna, e qualcosa gli si doveva dare in cambio, o no?) cosa c’era di meglio se non effettuare una gara di corsa a piedi che ricordasse tal episodio della leggenda? Così, è stato (poi c’è da dire, che ai tempi del primo ‘900, al popolo piacevano di più le gare di resistenza, gare su distanze lunghe, e diversamente dalle Olimpiadi Antiche, dove ne l’antichità la distanza massima di gara di corsa a piedi era nemmeno 5km, e a giri e nello stadio, esatto, perchè il tutto si doveva svolgere sotto gli occhi dei potenti), è stata messa in programma gara così, che fu sempre stata poi presente a tutti i giochi olimpici, quelli maschili (le donne hanno dovuto aspettare, De Cou… non era molto distante della visione del mondo femminile degli ateniesi dell’antichità, visione maschilista. Anche le Olimpiadi Moderne sono nate “maschiliste” a De Cou… non gli interessava reclutare le donne soldato, lui era generale di esercito francese, a lui gli interessava di reclutare gli uomini e di farli diventare soldati) Però, c’è un però, ricordando l’episodio di Phidippide, si ricordava la vittoria di Atene, era impensabile che a vincere quella gara fosse atleta di altra nazione, a vincere, deciso a tavolino, doveva essere un greco, meglio ancora se un Ateniese. (mandrakata studiata a tavolino e per beccare le palanche di finanziare quelle prime Olimpiadi Moderne, che il nostro Carlo Airoldi avrebbe rischiato di mandare a ..uttane il piano studiato. Solo a l’ultimo momento era stata inserita la clausola che vietava l’iscrizione a atleti professionisti. Esatto, a l’ultimo momento inserita e dopo aver sentito alle osterie che Airoldi si vantava delle sue imprese e delle palanche che aveva preso a vincere tal gare. Esatto, non è cambiato niente anche adesso, la prima cosa di un forte runner che partecipa a una corsa a piedi, esatto, prima cosa si informa del premio che ci sta in palio, esatto, più che il piacere la venalità, dove a livello più basso la gioia è di beccare la sportina di categoria) Di questa storia che a vincere doveva essere, per forza di cose, un ateniese, fu penalizzato proprio in nostro Carlo Airoldi, arrivato all’appuntamento di fine agosto, da Milano fino ad Atene correndo. Facendo tappe anche di più di trenta km al giorno. Airoldi, quel periodo, nettamente una spanna sugli altri, (che poi tal Spyridon, di lui più niente, entrato ne l’oblio. Che era giovinetto ateniese di nemmeno vent’anni, ma di lui è rimasta la sua e sola unica gara. Guarda che è strano, è cosa unica nel modo dello sport, dove chi forte fa una sola gara in tutta la sua vita. Le leggende son belle anche per questo, perchè sono senza logica, che se si mette in campo la logica, mai nessuna leggenda sarebbe che nata) il più forte iscritto alla gara, visto anche che, era reduce dalle recenti vittorie su gare di lunga distanza, vedi la famigerata gara Genova / Barcellona. Con una scusa, (solo che scusa, se fosse stato di Atene, adesso, altro che monumento ci starebbe a ricordare Airoldi, starebbe nell’olimpo degli eroi che hanno fatto la storia, e sempre come volevasi dimostrare, dipende e sempre il tutto da: in che situazione ti sei trovato a nascere e in che situazione ti sei trovato) lo tagliarono fuori, come tagliarono fuori qualcun’altri che, potenzialmente, potevano dar fastidio alla nutrita squadra ateniese. Su nemmeno una ventina di partecipanti, circa una decina erano del posto, erano atleti greci. La cosa fini come era stata programmata e studiata a tavolino, con re Giorgio e il principe Costantino, a fare l’ultimo giro di pista, in compagnia al giovinetto Spyridon, il vincitore ateniese della prima gara di Maratona della storia delle Olimpiadi. (e pensare che al suo posto adesso si poteva celebrare Carlo Airoldi) Esatto, miglior quadretto e miglior spot pubblicitario per chi comandava in Grecia non si poteva inventare, persino il giro finale di Re Giorgio e il figlio, il Principe Costantino (avete visto ancora un potente farsi immortalare in scatti fotografici con un perdente? però sicuro che con il vincente, ce ne stanno tanti di scatti, sia di quelli che comandano che di dirigenti. Ovvero, atleti che difendono i colori e la bandiera della stessa nazione, ma c’è preferenza a farsi vedere con uno piuttosto che un altro. Ma, mi viene allergia, cosa così mi da fastidio, non mi da senso di squadra, ma solo di sfruttare evento e occasione per tal politico e tal dirigente) L’attuale distanza, viene omologata dopo che, è venuta fuori (perché la logica dice che se fai gara di distanza lunga, la fai, con numero senza virgola, o no? Tipo: 40km, 41km, 42km, e cosi via, o no? e allora da dove viene fuori questa bizzaria? perchè bizzaria con la virgola?) alla gara di maratona olimpica di Londra. (anche a quella maratona olimpica, altro italiano è stato penalizzato, dai che sapete chi è, sfortuna ha voluto che, secondo, dietro a Dorando Pietri, sopraggiungesse, staccato da minuti, un americano, se fosse stato francese adesso saremmo a ricordare altro finale, non metto il punto di domanda perchè ne sono convinto. Anche perché gli inglesi dovevano farsi perdonare la ruberia ai danni degli americani e nella gara dei 400mt piani di qualche giorno prima) Un po’ di anni dopo hanno tenuto buono quella distanza, omologandola, e da allora, sempre cosi è stato. (stata omologata distanza maratona giochi olimpici di Londra e non di altra città. Ai primi del ‘900 l’Inghilterra era ancora la potenza del secolo prima) Ovvero, la distanza attuale è nata sempre per far piacere a chi comandava, esatto, di far piacere e celebrare la famigliola dei reali, e specie, di celebrare la Regina d’Inghilterra. Per far questo si era studiato il giro che si doveva passare dalla residenza reale e da tutti i luoghi simbolo che ricordavano la corona d’Inghilterra. Ovvero, i luoghi della Regina e, ma non è tutto, doveva terminare proprio sotto il palco d’onore allestito appositamente per la Regina. Ecco che la distanza risultò, per l’appunto: km42,195. E ancor oggi, gli eventi nello stadio, oltre che per far divertire il popolo, devono servire, sono un vero e proprio spot pubblicitario della immagine del potente che sfrutta occasione di farsi vedere e filmare sui palchi e tribune d’onore degli stadi, e non solo in stadi di calcio (in montagna è cosa un po’ così, così. In importante gara di corsa in montagna, che fai, inviti potente e consorte tra le torte delle mucche? gente come quella prenderebbe al “male” cosa così, magari, se permalosi, penserebbero ad un affronto) A usare e per primi la risonanza mediatica dei giochi delle Olimpiadi son stati per primi i potenti, da sempre, anzi, le Olimpiadi, come tutti i giochi de l’antichità, sono nate per quello, il far vedere il forte atleta “inginocchiarsi al potente”, un monito per la plebe. A far vedere, e per primi, lo spettacolo della sottomissione, sono stati proprio i giochi atletici, e fin dalla prima antichità. (alzare pugno guantato di nero a capo chino, inginocchiarsi a capo chino, atti di condizione di sottomissione, non sono mai stati tollerati da l’establishment) Caspita, ma qui sono andato su altro e interessante e bel argomento, che si può accomunare a chi? agli atleti che, con questi gesti hanno denunciato la loro condizione di categoria umana di sottomessi, buoni solo quando prendono medaglie, altrimenti sporchi e luridi ….? A questa cosa, alcuni e forti atleti si sono ribellati. Vi dice qualcosa la storiella di una mano guantata, con un solo guanto rigorosamente nero, e con capo chino. Vi dice niente la storiella che, alzato braccio con guanto nero, stringere il pugno e chinare il capo? vi dice niente Olimpiadi di Messico ’68? Qualcuno a dirmi, ma cos’è questo astio che traspare verso i potenti? Carissimo, magari un giorno te lo dirò anche, ma più che altro è un fatto che riguarda le ingiustizie subite dagli ultimi, le ingiustizie subite da chi non ha voce. Adesso mi sono rattristato, continuo alla prossima, continuare diventerebbe cosa con molta acidità e tanti non la prenderebbero per il verso giusto. 1 ABBRACCIO MANY KISSES (mauro)