Questo è un giro che si voleva mettere in calendario ancora a qualche anno fa, poi le vicissitudini del periodo pandemia covid ne hanno sempre rimandato l’occasione. A la prima volta che l’avevo fatto provare a qualche amico e amica eravamo in periodo pandemia, e quando con Training Company ci eravamo ritrovati li a Monticello Parco e andati a provare il giro e occasione di un bel allenamento e anche con un paio di amici e amiche del Run 5,45. A quel giro di allenamento eravamo arrivati a fino a Rode, cosa che invece venerdì evitiamo, esatto, e in modo di accorciare la gara, visto che una serale nel bosco di bassa montagna
Ecco che casa Tedoldi è posto conosciuto non per via de la casa, ma in quanto si trova su un importante crocevia di sentieri. Un sentiero, a est, porta al m.te Paina con la sua croce e che ci stanno dopo dei sentieri che arrivano sia giù a Gavardo (una vecchia mulatteria e che conoscono molto bene anche il Giovanni e la Angela e per via che a qualche volta la fanno in allenamento) e sia giù a Sopraponte. (ma lo sai a quanti bei giri si possono fare dentro il monte Tesio. Che poi e ancora prima del Sentiero scb530, prima è nato il Sentiero AVS, che sta a dire Anello Valle Sabbia e che il CAI lo da da fare in un paio di giorni. Che sai quanti blasonati ultratrail di blasonati e rinomati posti e che però al lato pratico meno avventurosi di un ulratrail a anello di 160km Monte Maddalena Valle Sabbia e ritorno. Esatto, se non lo riesci a immaginare non lo riesci nemmeno a fare. Come se non riesci a immaginare un ultratrail Brescia/Trento attraverso i sentieri di montagna, dimmi tu. Se riesci solo a concepire corse a piedi, gare in pista di pochi minuti, dimmi tu, dove che puoi vivere l’avventura) Mentre andando verso nord, che è anche Sentiero scb530, si arriva a località Rampenaga e dopo si arriva anche a località Rode e dopo si arriva a p.za Sovino, e volendo, ancora in salita alla croce dei tre Cornelli Ecco non prendete paura il dislivello è abbordabile anche di qualsiasi tapascione e tapasciona, sono 200mt di dislivello in 3km e ecco in photo l’altimetria del giro
(con la gara del 1 maggio organizzata da gli Alpini a fare giro di boa eravamo arrivati fin su a p.za Sovino a 750mt di quota, e pensa te, che a lo scollinamento, a p.za Sovino, davanti avevo sia il Celestino e la Lorena, esatto, che un po’ loro che sono di molto migliorati atleticamente, un po’ che la salita è uno dei tanti talloni di Achille del sottoscritto, sta di fatto che tutti e due a tal gara hanno scollinato prima di me) Mentre se teniamo il sentiero verso ovest andiamo verso la strada asfaltata che collega Gavardo a Serle e di la de la strada asfaltata è Pra di Bogno e dopo Costa Strubiana e dopo Paitone. Che poi gran bel lavoro degli Alpini che hanno riportato in vita una bretella che senza passare dal quadrivio va quasi sotto a Rampenaga, esatto, la bretella che abbiamo fatto a la gara del 1 maggio. Come si vede da le cartine, corriamo tutto il giro in fitto bosco, certo dopo fa anche sorridere per chi di città, quattro alberi e un cespuglio lo chiamano bosco, o meglio ancora, lo chiamano selva. Qui siamo nelle Valli del Marmo (è il territorio dove che il sottoscritto ci ha passato una vita a allenarsi su i sentieri di queste vallate, un territorio che parte da Brescia Est e fino a Gavardo è stata una vera e propria palestra di allenamento del sottoscritto) e i boschi sono boschi, non sono quattro alberi e due cespugli. Adesso per impegno pulizia tratto di sentiero della gara chiudo così e con altra immagine di google map. 1 ABBRACCIO (mauro)
