Adesso, scusa se ti do del tu? eh no caro, la regola non scritta che ci sta nel mondo della corsa a piedi, è proprio questa, ci si dà del tu, che tu sei proletario, industriale o ecclesiale, la regola è darsi del tu. Capisco che tanti di voi sono agli inizi, non è una vita che corrono a piedi, questo il motivo che tollero che qualcuno usi anche del lei. Dicevo, dopo qualche mese che esci quasi quotidianamente a fare la tua corsettina, adesso, siete diventati un bel Jogger e una bella Jogger, adesso quella corsa domenicale, che prima dovevate per lunghi tratti camminare, adesso la stessa corsa, che l’anno prima l’avevate camminata per lunghi tratti, quest’anno siete riusciti, e per la prima volta, a correre sempre e senza fare tratti camminando. Siete contenti, l’avete fatta tutta correndo, correndo piano, ma correndo da l’inizio alla fine. Siete più che contenti, sprizzate gioia da tutti i pori, e chi non sarebbe contento, fino a pochi mesi prima sembrava una cosa impossibile. Esatto, un po’ di mesi fa ti sei imbattuto in questo sito e senza dirlo a nessuno hai provato a seguire le cazzate del sottoscritto (con la storiella sono sette otto mesi avanti al tempo cronologico attuale? per qualcuno sicuro. Nel senso che questa storiella, per tanti, diventerà storiella di fine anno 2020, perché sicuro che se seguite e prendete ispirazione da queste cazzate, anno 2021, per voi, ex Camminatori e ex Principianti, le corse domenicali saranno fatte tutte correndo) Devo farvi i miei complimenti, tenendo duro, ma tanto, perchè non provare, tanto non c’avevate niente da perdere, c’avete provato, e tanti e tante ex Camminatori e ex Principianti siete stati bravi, siete riusciti prima a correre 40 minuti, poi 1h e adesso, a volte siete stati a correre, in allenamento, anche per 1h30’ a fila, siete riusciti a correre per ben 13km (e tu che non ci credevi, però ci speravi, che non avevi completamente fiducia dei tuoi mezzi, delle tue doti fisiche e organiche, adesso vedi invece che ti sbagliavi, che adesso sei in grado, sei capace di correre un’ora e mezza e senza mai fermarti e senza camminare nemmeno per un breve tratto) Però, Amico Jogger, e cara e bella Amica Jogger, adesso che siete arrivati fino qui, che siete capaci di correre tranquillamente, anche se a piano, riuscite a correre anche per 1h a fila, esatto, adesso viene la fase più difficile. Le prime corse domenicali, seppur senza numero, adesso ne salterete poche. Non starete a vedere le difficoltà, non più a vedere se asfalto o sterrato, se pianura o montagna, se bosco o città, adesso, correre vi fa star bene, basta correre, la difficoltà la mettete in secondo piano. Lo sentite sulla vostra pelle che a correre vi fa star bene. Adesso, dopo qualche corsa domenicale, si inizia, man mano, a conoscere i partecipanti delle varie corse a piedi domenicali (bene o male siamo sempre gli stessi) e anche se a Brescia ci stanno tre calendari di corse a piedi (logico, quello più bello, dove ci stanno i posti più belli è il calendario gare del circuito AMICI TORNEO PODISTICO) che ti dicono dove è il ritrovo della corsa della domenica, esatto, e se escludiamo le corse paesane fuori calendario, minimo hai sempre tre possibilità di scelta, e questo a ogni domenica. Poi, man mano, le corse che frequenterai saranno, più che altro, sempre quelle dello stesso calendario. Nel senso che, col passar del tempo e degli anni, ti legherai a un gruppo e una società e non sarai più libero e libera come lo sei adesso, adesso, dovrai rispettare degli ordini di scuderia. Gli ordini di scuderia spesso e volentieri saranno a volte o spesso, cosa che andranno a mortificare la tua voglia di correre, nel senso che, a te piacerebbe magari partecipare alla tal corsa, ma per ordini di scuderia, accetterai di partecipare a tal altra che proprio non t’ispira. A l’inizio della tua adventure di JOGGER farai amicizia con chi come te arriverete in fondo al gruppo, questa diventerà una cosa che ti spronerà a migliorare ancora la tua velocità in gara, e perché? esatto, perché la competizione come ci sta tra i primi a l’arrivo, ebbene ci sta anche in mezzo al gruppo e anche in quelli in fondo al gruppo, qualcosa ne so, anche se poco, qualcosa ne so, ho fatto anni a battagliare in fondo al gruppo, e vuoi che non conosco di questa cosa? Questa cosa della competizione è cosa che tieni per te, logico che non vai a dire che sei li a competere con qualcuno, anzi, più spesso è qualcuna, anzi, inevitabilmente, che tu sia uomo o donna, inevitabilmente, nel tuo mirino avrai sempre una donna. Sia che tu sei un Amico Jogger o una Amica Jogger, chi metterai sotto tiro, a l’inizio della tua adventure di Jogger, sarà sempre una donna. Logico che non ti spillerai numero gara, sei li per divertirti, per scoprire i tuoi limiti, e come va, va. Poi, non siete stupidi, vedete quelli che sono della vostra età, della vostra categoria che l’ultimo in premiazione della vostra categoria (e qua mi riferisco al Jogger maschio, perché per la Jogger femmina è di gran lunga più facile arrivare in zona premiazione, e anche se è da poco che ha iniziato) ti ha dato distacco di dieci minuti, non ci pensi proprio a spillarti il numero gara, da ex Camminatore, sei diventato un Principiante e adesso sei diventato un Non Competitivo, un Jogger, che però, ti piace fare la partenza regolare, con chi ha il numero gara. Te l’ho detto, in questo momento vuoi scoprire, più che altro, vuoi scoprire i tuoi limiti e vedere i tuoi miglioramenti. Adesso hai messo sotto tiro una bella ragazza che la vedi che è sempre di poco che ti arriva davanti (per Fabio, il mio ex collega di lavoro, a l’inizio è stata Ilaria, poi è migliorato e ha messo nel mirino la Giuliana, esatto la Giuli di Olmeneta, che saluto e le mando un bacio. Sicuro che ho citato i nomi perché so che oltre che a essere persone che la prendono nel verso giusto, oltre che belle persone sono anche persone simpatiche, e più che altro, non sono persone permalose. Potevo fare a meno di mettere i nomi, ma li ho messi per far capire cosa intendo dire. E poi, sicuro che a volte ti scappa anche di farci un pensierino, però, un pensierino è una cosa, toccare è altra cosa, sicuro che sapete stare al vostro posto, esatto, guardare ma non toccare. Potevo mettere altri nomi, di altre situazioni, per far capire ancora meglio, ma non sono altrettanto sicuro che gli altri nomi non sono contagiati da permalosismo. Ad esempio: per il sottoscritto, e senza offendere nessuna e nessuno, se non si può più dire come è stata la realtà, ma in che mondo siamo? Dicevo, che poi lo dico perché gli spettegolezzi alzano sempre audience, e non intendo la mitica band di Rock Progressive, visti live al Lem 2000 di S.Martino Buonalbergo di Verona, il giorno di Pasqua, ’72/’73 o giù di li, e dei quali forse ho ancora un ricordo a casa di mia mamma. Ma quando dico audience, intendo come visite in questo sito, visite di runner della provincia e non solo, e anche se la cosa non me ne può fregar di meno, non è col sito e nemmeno con la corsa a piedi che il sottoscritto mangia polenta. Ebbene, il sottoscritto, dopo i primi anni di Principiante, una volta diventato Jogger, per primo, ha messo nel mirino una bella ragazza, ai tempi la più bella ragazza che correva a piedi, esatto, ’91 Rossana, poi è stata la volta del ’92, di Bruna, gran bella donna, poi è stata anno ’93 Ines, stessa cosa, gran bella donna, gli davi vent’anni di meno. Poi è stata la volta del ’94, di Annalisa, gran bella donna, il ’95 Maria, bella donna, e la figlia ha anche preso da lei. Maria poi, lei qualche anno dopo ha fatto un salto di qualità che non vi dico, esatto, da quando ha iniziato a seguirla Vittorio, diventando anche una delle atlete italiane delle più titolate nel settore Master. Il ’96 la Clara, gran bella donna, che la incrociavo quando a mezzogiorno facevo allenamento, chiudevo il negozio di Ponte S. Marco a 11,30 e lei la incrociavo in campagna di Nuvolento, che in bici andava a mangiare a casa, dopo la mattina al lavoro a Nuvolento, abitava in via Livelli di Nuvolera, quando la incrociavo gli dicevo: guarda che tra un po’ ti prendo. Il ’97 è stata Pierangela, che anche qui la stessa cosa, gran bella donna, l’ultima volta che gli sono arrivato davanti è stato 13 aprile ’97 alla Vivicittà, dove che per stargli dietro, e l’ho beccata solo arrivati in via S. Faustino, a 2km da l’arrivo, ebbene, per star dietro a Pierangela ho fatto il mio personale, ho viaggiato a 3’55’’ a km e per 12km. Anzi, è stato da quella gara che ho fatto di tutto per farla diventare una mia atleta, peccato, è durato solo il tempo di una mezza stagione. Dopo, è iniziata la rincorsa agli uomini, non pensate male, non è che ho cambiato gusti in fatto di gioco, non è che sono passato a giocare da l’ammalatA a l’ammalatO e il dottore, ma gli uomini non li nomino, perché sono sicuro che sono permalosi) Dopo questa fase che hai occhio solo per le belle donne runner, e visto che migliori domenica dopo domenica, viene il momento che apri gli orizzonti e inizi a tenere sott’occhio anche gli uomini che ti arrivano poco più avanti. Ecco che, a questo punto l’amicizia diventa più stretta, e ti accorgerai, che va be che arrivi prima di te uno che non conosci, ma ti darà fastidio che a arrivarti davanti sia stato l’amico che di solito ti arrivava dietro. Perché c’è poco da fare, sei diventato si un Jogger e sei diventata si una Jogger, in un anno siete riusciti a migliorare, e migliorare di molto, logico, che non vorrete più smettere di migliorare, che vorrete vedere fino a dove potete arrivare impegnandovi di più, più seriamente con gli allenamenti. Ecco, questo è il punto più critico della fase che sei Jogger, esatto, la smania di migliorare il più velocemente e il più presto possibile, questo vi porterà, probabilmente, anche a fare più tanti km per seduta di allenamento e con maggior intensità. Nel senso che, a livello di Jogger, dovete ancora capire alcune cose, e tra queste, la differenza tra allenamento e gara. In pratica, per il Jogger, non c’è differenza, come vai in gara, cosi vai nella corsetta di allenamento, esatto, farete esattamente e comunque la stessa fatica. Per il Jogger, ci sta una sola marcia, quella più veloce che riesce a innestare, uguale e identica a quella che usa in gara, n’è più e ne meno, esatto, farete i vostri km e sempre al passo che siete capaci di tenere in gara. Esatto, per il Jogger non una gara la settimana, ma se contiamo anche gli allenamenti, diventeranno 4/5/6 gare a la settimana. Di questo passo, probabile, anzi, molto probabile che si inizierà a conoscere la parola infortunio, a conoscere cosa vuol dire infortunio. Su l’onda de l’entusiasmo, quello di andare, di aspettare le domeniche mattina, di andare a beccare la biondina o la morettina o la biondona o la morettona, avrete chiesto troppo al vostro fisico e al vostro organismo, che non sono ancora abituati (al momento siete ancora Jogger, per diventare Runner dovete mettere nelle gambe almeno 15000km, solo allora conoscerete un poco di cosa è che vuol dire correre a piedi. Anche se, se fate tesoro di queste cazzate e se ci mettete la testa, già con 5000km nelle gambe, potete prendere il patentino di Runner) e, fatica dopo fatica accumulata nei giorni e nelle settimane precedenti, ecco che, il fisico e l’organismo ti hanno fatto capire, e questa volta con le cattive, esatto, con l’infortunio, che ci stavi dando dentro troppo intensamente. Ecco che a questo punto, avrai imparato la regola basilare, la regola n°1 che ci sta nella corsa a piedi, esatto, quella che dice che: se vuoi migliorare come runner, devi e per forza stare lontano dagli infortuni. La logica ci dice, non serve andare a scuola, è la logica delle cose, ovvero, cosa dice la logica? esatto, dice che: non si può migliorare se non si corre. Questo non prendetevela a male, è una cosa che tutti i Jogger devono pagare dazio e sulla propria pelle, perché la logica dice (ohè, qua parlo per me stesso, perché se voi fate tesoro delle parole e dei consigli che ho sparato cazzate, se avete un po’ di testa e fate tesoro della esperienza ultratrentennale del sottoscritto, questa fase la potete bypassare e non sbatterci dentro come una pelle di fico. Il sottoscritto s’è fatto da solo, esatto, non solo la schiuma al fratellino fa da solo, ma anche come runner non ho trovato nessuno a insegnarmi, ho dovuto arrangiarmi, ai tempi, avessi avuto qualcuno che mi diceva come era il correre a piedi, sicuro che certe cose che ho fatto le avrei evitate, e mi sarei risparmiato giorni e giorni di fermo per infortunio) che se vi spingete oltre a quello che è il vostro stato di forma atletica del momento, allora Madre Natura vi presenterà il conto, a questo punto dovete solo sperare che non sarà conto salato, di solito il conto che vi presenta Madre Natura in questa situazione è un conto che pagherete col riposo, più o meno breve o più o meno lungo, esatto, per tot giorni o settimane o mesi non potrete più fare la corsetta quotidiana. Questa cosa qui rallenterà la vostra crescita di Jogger, perché tenete presente che, a ogni stop, poi a ripartire bisogna ricominciare e a volte tutto da capo. Ascoltate i segnali del vostro corpo, e sperando che la testa riesca a decifrarli, di capire se è solo furbizia messa in atto dal l’organismo e per non faticare o se invece sono segnali che dicono che state andando oltre e fuori strada. Ecco che a questo punto comincerete anche a capire di cosa è che vuol dire correre a piedi, che non è solo correre intensamente in allenamento, ma che anche il riposo è allenamento. Inizierete a capire un po’ di più che cosa è la corsa a piedi, che la corsa a piedi non è un correre un tanto al sacco. Che la corsa a piedi ha delle marce e dei tempi, e le marce vanno usate e i tempi vanno rispettati. Ecco, a questo punto, dopo la batosta del patito infortunio, visto che avete capito che la corsa a piedi, per interpretarla al meglio bisogna usare anche le marce e rispettare i tempi. Visto che non sapete ancora come usarle queste marce, vi affiderete a chi corre da un po’ e che ha ottenuto o ha dei risultati. Di solito, si sceglierà un runner stagionato e della vostra zona, uscirete con lui spesso e volentieri. Ma continuo a sbrodolare di Jogger domani (adesso devo andare a prendere Mariele che è stata dimessa da l’ospedale, dove era ricoverata in seguito a intervento a polso spappolato dovuto a caduta in bici. Esatto, dopo la spalla dx, il poso sx, tanto per non farci mancare niente). (mauro)