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tapis roulant? esatto, perché no? (ma li conosci i vantaggi di allenarti in inverno su tapis roulant? informati)

La carta olimpica, tanti e tantissimi articoli e tante tantissime pagine? Tolto che burocrazia e aspetto commerciale? che c’è dell’altro, sai che non lo vedo. Che la carta olimpica ne viene fuori che è solo che un aspetto commerciale de l’uso marchio Olimpiadi? Perché dalla carta olimpica mi sembrava di ricordare anche altra cosa, anche se pochi, pochissimi, e che riguardano il comportamento degli atleti. Ma mi sa che il Coronavirus è stato forse più forte e potente di quei solidi e invalicabili articoli, obbligatoriamente da rispettare? Quando mai, tal articoli non si sono mai rispettati nemmeno quando il nuovo Coronavirus, nuovo di zecca, nuovo di trinca, ancora non era arrivato a portare questa novità del distanziamento, del non assembramento, che più che studiare la malattia si studia di evitare assembramento? (sai che la peste dava meno problemi e i nostri ignoranti antenati da be e bella sarebbe già finita da un bel po’ anche la storia del Covid 19. Lasciavano fare a Madre Natura, non avevano altra uscita, ma sicuro che ne sarebbero già venuti fuori dopo soli tre mesi) Un articolo mi pareva di aver letto che se veniva annullata una edizione, si doveva aspettare altri quattro anni, ma magari ho letto male e non mi ricordo bene. In un altro articolo si diceva che le olimpiadi ogni quattro anni e invece il prossimo ne sono passati cinque. Poi altre incongruenze che a star andare a rileggere, già letto una volta diversi anni fa, adesso chi me lo fa fare di annoiarmi ancora. Tipo i giuramenti? Ma i giuramenti valgono qualcosa o no? Se valgono qualcosa non ci dovrebbe stare nemmeno il problema del doping alle olimpiadi, o no? De le olimpiadi dovrebbero essere il punto più alto della lealtà sportiva, non ci dovrebbe stare bisogno di fare antidoping, o no? Poi, chi li risarcisce quelli della storia del dilettantismo, quelli che sono stati esclusi con la scusa di professionismo, che da be e bella è stato aperto anche al professionismo. Chi erano quelli avanti chi erano quelli indietro? (poi anche la Corrida di Nuvolento con la scusa che erano state assegnate tre buste valore, accusata di professionismo. Però se le regole olimpiche ai tempi magari riportavano, le regole Hinterland Gardesano non riportavano un ..zzo di ..un ..zzo, è stato solo arbitrio, è stato solo sopruso quello di aver inventato regola li sui due piedi e per danneggiare la Corrida di Nuvolento. Perchè poi, almeno sei o stette di gruppi affiliati a organizzare in concomitanza, che la regola vietava, ma quelli, perchè leccapiedi, quelli tutto bene) Se le olimpiadi non devono venir buone alla politica, la politica non dovrebbe assolutamente metterci bocca, carissimi del parlamento delle nazioni, carissimi della geopolitica. Se la politica nulla c’entra, non ci dovrebbero stare boicottaggi o esclusioni per visione di vita diversa di nazioni che la vedono diversamente politicamente dal Cio. Non ci dovrebbe stare la geopolitica, e questo di dire fuori dalle balle la politica era vanto delle olimpiadi e sin dalla prima carta olimpica. Mentre come nella sbrodolata di ieri, quelle del ’36, il Cio è stato zitto a quei tempi, zitto di quando il Furher aveva discriminato i forti atleti ebrei, lasciandoli a casa per non far vedere che erano più forti di quelli della razza che lui amava tanto. Ma quando mai, quello non amava nessuna razza, amava solo il suo potere. Per far vedere che quelli della sua razza erano i migliori, istigava dove possibile a barare, e più barare di far passare un uomo per una donna, ditemi voi. E il Cio? Dove è che era? Allora, il commercio legato allo sport era ancora lungi dal divenire. Adesso lo sport è uno dei settori trainanti la pubblicità commerciale, lo sport da be e bella che è punto importante del commercio. Questo che la carta olimpica è diventata solo che regolamentazione di contratto commerciale? con tanto di misure max di logo di ditte di abbigliamento, ma è questo lo sport? Star a sindacare la misura di un marchio? Che davanti alle olimpiadi del tal famoso marchio di bibite gassate e zuccherate, le olimpiadi si son calate le braghe e messi a angolo di 90° gradi. E allora, li non ci stava ingerenza di potente multinazionale del commercio? Detto questo chiudo qui con la carta olimpica, dove il 90% è aspetto solo di burocrazia e commercio e diritti d’autore, il rimanente di regole di comportamento mai e mai rispettate. Ma dove sta la credibilità del Cio? Avrò anche gli occhiali appannati, ma fatico a vederla, anzi, non la vedo proprio. Anche le olimpiadi è solo cosa dove comandano interessi commerciali e nient’altro. Non il sottoscritto, è la realtà a farlo vedere e ogni giorno. Che cosa ha a che fare il giro di affari del l’indotto, le opere di infrastrutture, del movimento turistico, sono forse cose che hanno a che fare con lo sport? O si organizza solo se, se poi ci sta più o meno giro di affari? Dove tanti faccendieri, tanti appaltatori, tanta burocrazia avrà il suo tornaconto? Ecco che, parlare di olimpiadi è parlare di geopolitica e di interessi commerciali e poco di sport, in mancanza di ispirazione, prendo in mano, no non quello, un’altra rivista che parla di corsa a piedi. Esatto, le olimpiadi sono n’è più e ne meno come tutto lo sport, nato puttana, e non son di certo le olimpiadi quelle che sono in grado di restituirgli una verginità allo sport, perché lo sport una verginità non l’ha mai avuta, lo sport è nato e vive di interessi e di affari. Allora cambiamo argomento, intanto butto li questa, visto che questa mattina lì alla Palestra California mi hanno offerto anche delle buonissime paste e pasticcini, esatto oggi è il compleanno del Capitano della squadra dello staff della Palestra California: oggi 16 ottobre:BUON COMPLEANNO PAOLO, a nome di tutti gli Amici Torneo Podistico. Visto che la parola palestra mi ispira, oggi, voglio sbrodolare di palestra, anzi, di tapis roulant, anzi, non il sottoscritto, ma la risposta di uno dei più apprezzati tecnici italiani della corsa a piedi, una risposta del prof. Giorgio Rondelli, e data a un lettore che gli chiedeva se andava bene a allenarsi anche su tapis roulant (il sottoscritto stamattina ha usato il tapis roulant per fare ripetute di 400m) Ecco e in corsivo, la risposta del competente tecnico di atletica leggera, da rivista CORRERE del 1993, numero 121. Occorre dire che il tapis roulant può essere un mezzo molto sofisticato di allenamento proprio per le caratteristiche dell’apparecchio stesso che permette al podista di correre per il tempo voluto e alla velocità voluta. Ingrid Kristiansen, primatista mondiale dei 5000m e dei 10000m in pista e anche della Maratona, non solo lo usava spesso per evitare percorsi ghiacciati per evitare il rischio di scivolare e di farsi male, oppure per evitare percorsi dove magari ci stava la neve. La Norvegia non è come in Italia. Non solo questo il motivo che usava il tapis roulant, il correre su una pedana che si poteva regolare la pendenza e andava alla ricerca di un impegno più o meno intenso, cosa che a l’aperto e specie in brutta stagione, le sarebbe stato difficile se non impossibile di fare tal tipo di allenamento. Bisogna anche un po’ abituare la muscolatura a correre sul tapis roulant e andare alla ricerca di una giusta tensione muscolare che si avvicini al correre su strada (da un pluricampione italiano settore amatori, Giovanni Ferrari, che i suoi titoli italiani li ha vinti allenandosi su tapis roulant, non poteva far diversamente, ai tempi titolare della palestra Hippodrome di Pontoglio, esatto, doveva stare li dentro in palestra tutto il giorno. Il quale, al sottoscritto gli diceva: se corri su tappeto, metti inclinazione a 1,5/2%, che simuli lo stesso sforzo che correre su strada. Poi, il prof Rondelli s’è dimenticato di dire di Dieter Baumann, oro sui 5000m a Barcellona olimpiadi del ’92 e argento sempre sui 5000m a olimpiadi di Seul ’88 e campione europeo sui 5000m e due volte argento sui 10000m sempre agli europei. La moglie di Baumann gli aveva appositamente modificato un tapis roulant, che fosse in grado di arrivare a velocità maggiore di quelli in commercio. Poi c’è da dire che prima delle competizioni importanti, Baumann passava 1 mese e più nel bosco di montagna. Quando aveva beccato l’oro a Barcellona, a risposta a domanda, aveva detto: sono stato quasi quaranta giorni in un bel bosco di una montagna in America, vedevo solo che alberi bosco e animali. Da be e bella che il sottoscritto che va a dire che: se usato con la testa, il tapis roulant è un ottimo mezzo di allenamento e per qualsiasi runner, certo non può sostituire in tutto e per tutto la corsa collinare sui sentieri del bosco, ma in inverno, per chi costretto a allenarsi di sera, meglio del tapis roulant non c’è. Che poi li alla California c’è n’è un paio di ultima generazione, quello è una goduria) Poi, il prof Rondelli dice che la sua utilità del tappeto, il massimo la si vede nelle ripetute, in ogni caso più si va veloci più il tappeto aiuta nel salto di qualità. Maggior vantaggio ne traggono quei runner in grado di viaggiare dai 3’ ai 4’ akm. Dice che, 4km ai 3’ akm o 8km a 4’ akm sono dei bei allenamenti pure quelli. Certo, star due ore sul tappeto non è che ha gran che senso. Ma se lo si usa per fare fartlek 1minuto veloce 1minuto meno veloce, come faceva Ferrari, oppure per fare le ripetute 1km ai 4minuti akm come ai tempi il sottoscritto, perché no? Sempre meglio che in serate fredde, meglio che prendere freddo e malanni a fare ripetute fuori a l’aperto. Ma poi, anche se il sottoscritto non è che abbia voce in capitolo, però, già che siete lì in palestra, ma sai quanti esercizi che fanno bene alla corsa, ma lo sai quanti modi e quante varianti per allenare il Core. Ma lo sai quanti circuit training puoi inventarti. Magari se non hai idea, guarda che ci stanno Lorenzo e Roberto, due preparati e competenti istruttori, che sono li a consigliarti. Ma spesso trovi anche il Capitano in persona, trovi Paolo. Poi, se sei fortunato, perché non la sera, ci sta anche il sottoscritto, che non è un istruttore della palestra, che sono solo un tecnico delle giovanili che non ha mai praticato coi ragazzi, però in fatto di esercizi e di correre a piedi ha così tante e tante ore nel carniere, tante ore che non ti dico. Esatto, magari il sottoscritto qualcosa ne sa, o no? Alla prossima sbrodolata -continua- (mauro)

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