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COME CIBARSI DI INQUINAMENTO E VIVER FELICI E CONTENTI

Mancanza di ispirazione, ecco che allora vado sul solaio, e questo che ci fa? un vecchio numero di una rivista, anno 1993, inizio a sfogliare, l’anno è importante, sono quasi trent’anni fa e trent’anni fa cosa si diceva a pag.20? esatto, a pag.20 e non adesso ma trent’anni fa, (che magari adesso sarà meglio o peggio?) ci stava un articolo che diceva una cosa, cosa che col passar degli anni, in seguito anche argomento diventato cavallo di battaglia del sottoscritto. L’articolo, come titolo riporta: CHE FATICA CORRERE IN CITTA’. Lega Ambiente, aveva voluto vedere la qualità de l’aria de la città di Milano. Preso un volontario, gli hanno dato in dotazione sulla bici e attaccati al corpo, gli hanno messo una gran quantità di sofisticati sensori. L’attraversare la città è stato di fare 15km e 33lt. di aria respirata. Il risultato di questo esperimento è stato una conferma di quel che logica già immaginava che fosse. Il volontario ciclista, respirando l’aria di Milano si era avvelenato, sangue e polmoni, con: 2,5 milligrammi di polveri, con: 120 milligrammi di ossido di carbonio, con: 0,35 milligrammi di biossido di azoto, con: 0,27 milligrammi di biossido di zolfo, con: 0,015 milligrammi di piombo, con 60: milionesimi di grammo di benzene e benzopirene. (meditate anche voi delle rotelle, ma specie, meditate voi che camminate in città, e ancor e più attenti a voi che correte in città. Esatto, e anche le Corri x …e anche le Vivicit… Esatto, che da sbrodolata di qualche tempo fa, gli scienziati, e non il sottoscritto, hanno detto che: i tapascioni devono moltiplicare per 3 queste sostanze nocive e velenose per il nostro organismo, ma i fantastici runners di città, di queste velenose sostanze, i loro polmoni e il loro sangue ne tirano dentro, non 3 volte di più, ma ne tirano dentro 6 volte di più. Detto questo, dove sta la tanto decantata intelligenza del bipede corridore a piedi che si allena in città? Questo è detto dalla medicina, non del sottoscritto, non prendetevela a male, riporto le parole della scienza, il sottoscritto non ne può saper di meno) Che magari questo cocktail di sostanze velenose disciolte ne l’aria non è letale lì al momento, ma che a lungo andare? (l’intelligenza di fare una pista di atletica in polo a alta concentrazione di inquinamento?) Non per niente che sono proprio chi vive in città su vie molto trafficate che sono la percentuale maggiore di chi presenta più tante patologie a l’apparato cardiorespiratorio. Poi mi sbalordisce un dato, che può apparire come dato senzionalistico, si dice che, nella sola metropoli di Los Angeles, al giorno, tutti i giorni, si volatilizzano ben 50 tonnellate di gomma di copertone. (che se sommiamo, e che ogni giorno e in tutto il mondo, per anno dopo anno, per decenni dopo decenni, per secoli dopo secoli, come è che diverrà l’atmosfera del Pianeta Terra? La gomma di copertone ce l’hanno anche le auto elettriche. Esatto, chi se ne frega, tanto noi si vive adesso, esatto, l’establishment se ne frega del futuro delle nuove generazioni) Purtroppo, e questa è considerazione del sottoscritto, vista la realtà della situazione, l’establishment ci ha lasciato indifesi, siamo senza difesa, e anche chi de l’inquinamento non lo vuole, esatto, anche chi non lo vuole , esatto, è costretto da l’establishment a subirlo, esatto, è una modernità che non puoi sfuggire, sei costretto da l’establishment a respirare veleni. Esatto, in mezzo a mille imbecilli che non ragionano, uno che ragiona è lui l’imbecille, così è la vita. Cittadini (e che che ce la siamo voluta, ce la siamo voluta incuranti, tutti intenti alla spasmodica ricerca del produrre e consumare sempre tutto e più in fretta frisù. Tutti intenti a produrre sempre più velocemente futura immondizia, e ogni giorno sempre più tanta. Per produrre sempre più tanta futura immondizia costretti a consumare sempre più tanto territorio e più tante risorse del Pianeta Terra, fin quando, di colpo, si vedrà in faccia la morte? ma oramai, già da be e bella superato il punto di non ritorno, il destino de l’umanità non potrà più cambiare. Un destino segnato da una vita problematica, diverrà vita impossibile? Esatto, andando alla spasmodica ricerca della comodità, invece, alla fine, si troverà la morte de l’umanità? dei tanto tanto intelligenti homo sapiens e donna sapiens? Esatto, sembra di vedere la storia del maschio della Mantide Religiosa, che per avere orgasmo, godimento, va alla ricerca della femmina, e quando finalmente l’ha trovata, finalmente può godere di miccare il biscotto nella tazza, e preso dal godimento, non si accorge che la femmina intanto che lui sta godendo, la femmina lo sta mangiando e divorando, esatto, un godimento che porta sempre a morte certa. Ma se lì è la natura, per l’homo e la donna sapiens è la sua intelligenza. Che a chiamarla intelligenza lì si che ci vuole tanta ma tanta fantasia) indifesi davanti a l’attacco di questi velenosi e nocivi gas e miscele di polveri disciolti ne l’aria che respiriamo. Per gli intelligenti runners, spero si ricordino della sbrodolata che diceva che l’aria inquinata, che le sostanze nocive, che lo smog, è tre volte più bravo a legarsi a l’emoglobina, tre volte più bravo de l’ossigeno. La scelta è vostra, la scelta è solo che vostra, sta a voi decidere se è finalmente ora di cambiare modello di vita, o continuare a preferire il divano e l’home entertainment e la comodità di stare chiusi murati vivi in casa. Esatto, che non c’è più bisogno nemmeno di muoverci, perché tanto ci stanno quelli che ci portano su l’uscio di casa tutto quello che si ordina via smartphone. Esatto, sta anche a voi, se vi piace uscire solo per andare a lavorare e poi barricarvi in casa, una casa piena di comodità. Caro Mandela, non come dicevi tu: OGNUNO E’ ARTEFICE DEL PROPRIO DESTINO, questa è una gran cazzata, perché chi comanda è la legge de l’establishment, e provare a non fare quel che dice la legge che hanno inventato? Esatto, invece di rinchiuderti in casa, ti rinchiudono in prigione, a te la scelta. Ti rinchiudono in prigione per il bene de l’umanità. Detto questo, coda in mezzo alle gambe e avanti a respirare veleni e sostanze nocive disciolte ne l’aria. Ma visto che voglio rincarare la dose della sbrodolata, ecco che, dal sito della fondazione Umberto Veronesi a favore della ricerca per combattere il cancro, prendo un articolo che parla di inquinamento e lo pubblico. Oppure, anche quelli della fondazioneveronesi.it sparano cazzate come il sottoscritto?

Si devono anche allo smog un quarto delle vittime di ictus e di malattie cardiache, un terzo di quelle di tumore al polmone. Al convegno internazionale RespiraMI si è discusso di inquinamento atmosferico Lo ha ricordato anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità: l’inquinamento atmosferico è una reale minaccia per la salute delle persone, in tutto il mondo(tante che hanno problemi di salute, più tante di quelle del Covid 19, che quello, magari, con un vaccino, si sa mai che lo tengono sotto controllo. Ma dimmi tu, caro amante del progresso, della modernità e della comodità, per lo smog e l’inquinamento atmosferico e ambientale, a quando il vaccino?) In nove milioni le vittime stimate, ogni anno, causa inquinamento atmosferico, passati a miglior vita a causa: ictusinfarti, tumori e malattie respiratorie. Ora se ne è discusso a Milano, nel corso del convegno RespiraMI. Convegno di tre giorni e che aveva portato nel capoluogo lombardo alcuni fra i massimi esperti e proprio a proposito di qualità dell’aria e impatto sulla salute delle persone. L’evento è stato organizzato dall’IRCCS Ca’ Granda Maggiore Policlinico e da Fondazione Menarini, con il patrocinio della Fondazione Umberto Veronesi. Tanti gli aspetti affrontati, dai tumori, alle cardiopatie, dalle malattie del sistema respiratorio, alla salute infantile; dall’interazione con il riscaldamento climatico ai metodi per misurare il danno; dalle misure legislative agli interventi di riqualificazione urbana, e grande rilievo è stato dato a l’aspetto del verde in città. CUORE, CERVELLO E POLMONI VITTIME DELLO SMOG. Un aumento delle malattie cardiovascolari e respiratorie è fra gli effetti più certi dell’aria inquinata (ma come mai la televisione, ai telegiornali questo argomento viene trascurato? Che i giornalisti sono dei negazionisti del pericolo de l’inquinamento atmosferico e ambientale? o perché non vuole che se ne parli chi gli fa busta paga? e poi, guarda che è bella, vanno a dare dei negazionisti a chi scende in piazza, e loro? Che l’inquinamento ne ammazza di più del Covis 19, ma per i giornalisti questa non è cosa grave, per i giornalisti questo contagio da smog è da accettare, di accettare di crepare a causa smog. Crepare di aria sporca e nociva non è grave come morire di Covid 19? Sai che non lo sapevo). Nel tempo, l’esposizione alle polveri sottili da problemi di salute, tanti problemi di salute e legati anche a ictus, infarti, ipertensione, fibrillazione atriale, tromboembolismo venoso. Lo smog, sembra anche influire sullo sviluppo dell’aterosclerosi. Un quarto dei decessi per ictus e di quelle per malattie cardiache è legato anche all’inquinamento, ci dice l’OMS: «Le stime del danno alla salute causato dallo smog sono probabilmente ancora sottovalutate» parere di Francesco Forastiere, epidemiologo presso il King’s College di Londra e il CNR-Ibim di Palermo. «L’apparato respiratorio è la prima porta d’ingresso del nostro corpo e da dove entra l’aria che ci circonda e che respiriamo» (respirare bene è la prima funzione per non crepare? esatto, Covid 19 insegna) spiega Sergio Harari, direttore della Divisione di Pneumologia dell’Ospedale San Giuseppe di Milano. «Sappiamo ormai che l’inquinamento è causa di malattie respiratorie acute e croniche». Fra le altre, infezioni, allergie, tumori, bronchiti croniche (COPD), asma. «L’inquinamento da traffico ha effetti immediati sugli asmatici, è considerato la causa del 14 per cento dei casi di asma e si è visto che a Milano ai picchi di smog corrispondono picchi nei consumi di farmaci antiasma». Fra il 2011 e il 2015 lo studio Piccolipiù, che ha esaminato 3.338 bambini a Firenze, Torino, Trieste, Viareggio e Roma, ha mostrato che le infezioni delle vie respiratorie sono più frequenti nei bambini che vivono nei pressi di strade molto trafficate. Si studiano anche malattie rare, progressive e gravi come la fibrosi polmonare idiopatica. Particolarmente evidenti ovunque sono gli effetti dell’inquinamento indoor e del fumo di sigaretta. «In tutto, solo per le malattie respiratorie aggiuntive, il prezzo dell’inquinamento si traduce in 3 miliardi di costi diretti», conclude Harari. L’INQUINAMENTO E I TUMORI: Oggi il nesso fra inquinamento dell’aria e un rischio aumentato di cancro è dimostrato. Nel 2013 l’Agenzia per la ricerca sul cancro dell’OMS, lo IARC, ha incluso l’inquinamento outdoor e il particolato (PM) nell’elenco dei cancerogeni certi per l’uomo. Le prove più evidenti sono sui tumori del polmone fra le persone esposte al particolato (PM10, ovvero particelle con un diametro inferiore a 10 micron) e alla sua frazione di polveri più fini (PM2,5) aumentano sia le nuove diagnosi, sia la mortalità. L’inquinamento atmosferico è concausa del 29 per cento dei decessi per tumore al polmone. Per dimostrarlo ci sono voluti studi complessi, lunghi e costosi, che hanno seguito centinaia di migliaia di persone per anni, incrociando i dati sull’esposizione all’inquinamento, registrando i livelli di particolato dei luoghi dove si abita e si lavora, con i dati sulle malattie tumorali. Il tutto cercando di “ripulire” il dato dai possibili fattori di interferenza, come ad esempio l’abitudine al fumo o la dieta. Non è quindi semplice acquisire nuove evidenze scientifiche sulla relazione causale inquinante-malattia. Ma ci si sta lavorando: si studiano gli effetti dello smog su molte altre forme di tumore, anche valutando l’interazione micidiale con il più evitabile fra tutti i tipi di inquinamento dell’aria: quello da fumo di sigaretta. IPOTESI NESSO FRA SMOG E TUMORE AL SENO Zorana Andersen, epidemiologa dell’Università di Copenhagen, al convegno milanese ha spiegato perché ora gli occhi sono puntati sul tumore del seno: «È il tipo di cancro più diffuso fra le donne che non fumano e i fattori di rischio che conosciamo spiegano solo una parte dei casi. Alcuni studi hanno evidenziato un’associazione con gli ossidi di azoto (prodotti da l’inquinamento e soprattutto dalla combustione) e con il particolato ultrafine». C’è ancora tanto da capire, prosegue l’esperta, anche ad esempio quali siano gli effetti dell’inquinamento in giovane età, poiché sappiamo che esiste un aumento del rischio di tumore al seno nelle donne che hanno iniziato a fumare da ragazzine, non si può escludere un nesso simile con lo smog. -continua con la prossima sbrodolata- (mauro)

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