(un mix che comprende giornate di sole e di pioggia, che comprende arte, il saper usare quello che ti ha donato madre natura, comprende testa, il valutare le situazioni, comprende ..oglioni, ovvero la volontà e la determinazione, comprende tanta fantasia, in modo di rendere le cose più piacevoli, comprende fortuna, il posto giusto al momento giusto, esatto, ingredienti principali di qualsiasi aspetto della vita quotidiana)
Detto che la cosa migliore è correre secondo quello che è la nostra natura di runner, detto questo, ci sta anche la testa (non perché è mio figlio, ma uno che sapeva, certo adesso no, ma ai tempi, sicuro che sapeva correre, perché oltre l’arte ci stava anche la testa. Esatto, è stato uno dei runner che avevano e hanno arte e testa e non solo. Nelle categorie giovanili ce n’è sono stati tanti e ce n’è sono tanti che avevano arte e anche testa e anche qualcos’altro, che poi hanno avuto altri sogni, la vita non è solo che correre a piedi. Poi se correre a piedi non sta nei tuoi sogni, logico che l’avventura finisce lì. Ebbene, se si deve fare esempio di uno di quelli che avevano arte e testa e ..glioni è stato Maurizio, mio figlio. Non sto a dire delle gare, perché diventerebbe un capitolo a parte, diventerebbe altra storia) Ebbene, la testa serve anche per adeguare lo sforzo a seconda di come si sta sviluppando e di come si sta mettendo la gara. Ebbene, a volte, quando vedi che la gara è irrimediabilmente compromessa per andare a beccare il 1° posto, esatto, devi tirare i remi in barca, esatto, la gara diventa il raggiungere il massimo ma col minor sforzo possibile. Usare la testa vuol anche dire che quando hai visto che per le posizioni davanti c’è oramai più niente da fare, ecco che, devi fare scelta, lì, mentre che corri. A che serve tirare se poi alla fine risulterai n’è più e ne meno 3° posto? A quel punto, visto che sei in vantaggio sul 4°, esatto, chi te lo fa fare di andare a sfiancarti e per risultare alla fine n’è più e ne meno 3°? a che serve? Esatto, a quella gara risparmi le forze, e le forze che hai risparmiato, le metti in campo alla gara successiva. (Edo Mantovani, Massimo Moreni, il mio coscritto Sergio Gandaglia sono i primi tre nomi che mi vengono alla mente, che ritiratisi la gara prima, la gara dopo hanno vinto, e qui stiamo parlando del gotha del running provinciale di quei tempi) Vi ricordate della mia seconda gara delle 6ore in Val Rendena, che ho sbrodolato ieri. Ecco, li a quella gara, dopo due ore mi sono ritirato, esatto, perchè da fenomeno che ho voluto fare, ero andato in crisi, esatto, ma anche perché? esatto, ero in quinta posizione, e di molto staccato e senza più energie, che fai, mi sforzo e fino alla fine e sempre per risultare n’è più e ne meno 5° posto? sfiancarmi per beccare nemmeno 1pt in più in classifica generale? Ma quando mai, li ci stava un campionato (campionato del Circuito gare della Val Rendena, dove anche altri ex del Torneo Podistico hanno primeggiato. Marina Lazzarini 1^ assoluta e 1^ di categoria. Mattia Fiorini 3^ assoluto e 1^ di categoria, poi la memoria è quel che è, magari ho fatto confusione, però erano sempre tra i primi tre Marina e tra i primi dieci Mattia) Iscritti a quella 6ore, eravamo in cinque di categoria, peggio di quinto non sarei mai arrivato. Ecco anche il motivo del ritiro fino a ore 17,55, per poi passare a ore 18 sul traguardo. (la gara la partenza era a ore 12) La gara della 6ore era tradizionalmente l’ultimo sabato di luglio, e tradizionalmente, dopo la tal gara ci stavano ancora quattro gare a agosto. Che fai, vado a sfiancarmi per cosa che non mi avrebbe portato niente di più in classifica generale? e dove sarebbe stato il vantaggio? No, mi sono riposato, mentre gli altri mia categoria ci hanno dato dentro ancora per quattro ore e sotto un sole cocente, esatto, il sottoscritto, sdraiato a l’ombra della pianta mentre loro a correre sotto il sole. Vuoi che questa cosa non aveva un seguito? Esatto, già la gara della settimana dopo a Mavignola, avevo fatto bella gara, arrivando molto vicino ai più forti di categoria, e dopo due settimane ci stavano due gare attaccate l’una dietro l’altra, una il sabato a Montagne e l’altra la domenica a Bocenago, per poi a fine agosto lultima gara di campionato, la gara di Campiglio, e dove tradizionalmente ci stavano le premiazioni finali di campionato. (che purtroppo, visto la pioggia che ci stava, quel anno le premiazioni presso una struttura pubblica e non più al caratteristico laghetto. Grandi organizzatori quelli della Val Rendena, non fosse altro che ti offrono il pranzo mentre si sta li a aspettare le premiazioni. Esatto, come si fa al Torneo Podistico) Ebbene, se a Mavignola ero arrivato vicino a quelli della mia categoria, a Montagne a qualcuno lo avevo sorpassato. Poi, dormendo il sabato notte in auto, dormito male, e perché la domenica mattina c’era Bocenago, che fai, a Montagne si correva alle ore 17 di sabato, pasta party con intrattenimento musicale, di band, (gran bella fig.A la cantante) premiazioni e così via, che fai, vai a casa, vai a fare 1ora e 30 di auto per ritornare a casa, per poi la mattina presto rifare tutta la strada? esatto, 2 ore per arrivare a Campiglio, e per essere li ancora a mattino presto, logico che devi alzarti ancora presto, non perché la gara, che è alle 10 del mattino, ma perché se no non trovi parcheggio vicino, e se non ci sta parcheggio vicino? esatto, ..zzi tuoi a portare tutte le sportine che hai beccato fino dove hai parcheggiato l’auto lontano, ..zzi tuoi a andare a cambiare ora sul disco orario. Ecco, se la sera a Montagne ho fatto bella gara, ecco che a Bocenago la mattina dopo un po’ ho pagato dazio. Buona botta che, a Bocenago, ci stanno poche sportine, solo i primi tre assoluti. Buona botta che, come al solito, a Bocenago poca partecipazione, esatto, la stessa delle Gare del Torneo Podistico. (il Torneo Podistico ha preso un po’ di ispirazione anche dal Circuito Gare della Val Rendena) Fortuna vuole che questo della poca partecipazione mi ha fatto perdere solo pochi punti, e anche se gara andata a male. Ma alla penultima gara ero ancora 3° posto in classifica generale, rimaneva da fare solo la gara di Campiglio, la mia gara, se facevo bella gara a Campiglio Run, avrei beccato la sportina della classifica generale (premiati i primi cinque della generale, arrivare quarto e per solo pochi punti sarebbe stato la posizione più brutta, fuori dai premi più belli) A Campiglio, esatto, la Campiglio Run, quella gara è nelle mie caratteristiche, il più difficile è a l’inizio, poi l’arrivo è in discesa. (e in discesa vanno giù anche i sassi) Toh, questa non ci voleva, alla partenza, Emanuela, la bella donna, più che bella triathleta e anche ottima sciatrice, volete il suo numero di telefono? Emanuela, nel briefing prima della partenza va a dire che, causa pioggia, il giro è stato cambiato, l’unico tratto uguale agli anni passati era il Sentiero dell’ Orso. Caspita, questa non ci voleva, già l’avevo fatta un anno quella partenza, quando la Campiglio Run era stata tappa della Gazzetta Run, (non era ancora entrata a sostituire la Corsa della Maduninà di Giustino, non era dentro nel campionato di Val Rendena) esatto, la corsa a tappe che era sponsorizzata dalla Gazzetta dello Sport. Esatto, quel circuito dove Anna Maria Saottini Bresciani, (che prendo occasione e li saluto, saluto lei e il marito, qualche volta li ho visti in gara, però solo a Mavignola) ha stravinto alla grande quel circuito di gare sparse per l’Italia. Correggetemi se mi sbaglio, la memoria è quel che è, e i vecchi, a volte non distinguono più, a volte fanno confusione cronologica. Emanuela dice che la gara: Partenza nel bel sentiero praticato anche dai tanti camminatori in villeggiatura, ma poi discesa a non finire e poi, con le gambe spezzate dalla discesa, salita tosta e dura lungo un tratto di pista di sci. Ebbene, già mi stavo mentalmente girando un brutto film, però che fai, sei lì, e devi giocare le tue carte al meglio, di rendere il finale del film il più bello possibile. Con stupore vedo che la partenza è buona, non sto tirando e gli avversari son li davanti, di poco. Beh, poi c’è la discesa, li è il mio pane, devo solo cercare di trattenermi e non di darci dentro a tutta, a rovinarmi le gambe, perchè dopo c’è la salita, la salita più dura, mauro, usa la testa. Difatti, dopo un po’, a metà della salita della pista di sci, li vedo, la vedo la ragazza, la bella donna, (e chi non ci ha fatto un pensierino, e anche col fratellino) è scortata. La bella donna le cinque gare precedenti mi era arrivata davanti tranne che a Montagne, da l’anno prima era diventata più bella e anche migliorata atleticamente (l’anno prima gli ero sempre arrivato davanti) a vista d’occhio. Ecco che vederla solo qualche centinaio di metri lì davanti, mi ha dato anche carica, dai mauro, dopo abbandoniamo la pista di sci e entriamo nel sentiero che ti piace, che è dove che fai la differenza, esatto, il lungo tratto del lungo Sentiero dell’Orso, il lungo tratto immerso nel bosco della pineta. Cosi mi dicevo per caricarmi. Alla fine del sentiero ci troviamo allo spiazzo, al grande e immenso spazio non trovo uscita, rimango a girare a vuoto per un po’, non trovando da che parte andare, iniziano a girarmi i ..oglioni, però ecco che vedo Angelo, l’anima del Circuito della Val Rendena, gli urlo a squarcia gola: Angelo, dove è che vado? Nel frattempo la bella ragazza, la bella donna col suo accompagnatore, mi superano (che solo dopo son venuto a sapere che era suo marito. Ebbene, quella persona che mi aveva dato confidenza e sin dalla prima gara della stagione era il marito di quella bella donna, mai avevo immaginato, poi di queste cose sono negato, non riesco più di tanto a capire le situazioni. Peccato, il mio destino? le donne che mi piacciono sono sempre impegnate con qualcun altro? e se si, allora vale la regola del sottoscritto, del guardare ma non toccare) gli vado dietro ai due, poi, tra me e me, che vuoi cara mia bella donna dei miei sogni, vuoi andare giù in discesa più forte del sottoscritto? Sta di fatto che dopo qualche centinaio di metri di discesa li avevo già beccati e mi stavo involando diretto al traguardo, e con sorpresa, quella gara che pensavo sarebbe andata male, ho fatto terzo posto di categoria. A volte anche una giornata di pioggia può riservare un raggio di sole (esatto, beccato sportina di 3° di categoria. Che li in Val Rendena sono sempre bei cesti con prodotti locali. Che più i premi della generale e i premi a sorteggio, quel giorno ho riempito l’auto di sportine) E voi pensate che, se non mi ritiravo alla 6ore, avrei raccontato questa storiella? No, e sicuro, aver risparmiato quattro ore di supplizio, è stata la scelta vincente. A volte le decisioni devi prenderle in 1 secondo e mentre stai correndo. Mentre stai correndo, in un attimo, più veloce della luce, devi fare valutazioni e scelte che, se sbagliate, resti a becco asciutto, e che se invece sono state azzeccate, porti a casa, alla moglie, delle belle sportine. Che poi lei è contenta, che almeno hai la scusa di andare a correre e stare via tutto il giorno. Quel completo da ciclista che è stato tirato su a sorteggio alla gara SARACE trail de C.O.C.C (che colgo occasione e mando un caro saluto di cuore anche a Enrico e a Andreina, gli organizzatori della gara. Che la loro gara è stata la gara con premi più belli di tutte le gare del Torneo Podistico, e il merito è solo che di Andreina. Gran bella donna, che ti ispira simpatia innata e fortunato Enrico l’ha sposata. Anche per te Enrico quelle della Val Rendena sono le tue gare, e per i posti, un paradiso anche per Andreina e Nebbia, sicuro che si divertono anche loro due) che è stato uno dei premi beccati proprio dal sottoscritto in una di quelle gare del Circuito della Val Rendena. (sai, dovesse avvenire il miracolo, che in estate liberi tutti, e anche per la corsa a piedi, sai che quest’estate vado ancora a fare le gare del Circuito della Val Rendena. Tanto il Torneo Podistico, riparte, se riparte competitivo, riparte la prima domenica di marzo 2021, esattamente da dove è stato interrotto quello di quest’anno. Quest’anno, se ci staranno, e speriamo, gare del Torneo Podistico, non valgono per il campionato, diventeranno tutte delle corse non competitive, tale e quale a l’ultima che abbiamo disputato in Cariadeghe. Organizzare gare competitive sei sempre a rischio di andare sotto processo penale, se poi ci mettiamo Coronavirus a rompere le palle. Ecco, prima vediamo gli altri come è che faranno, e noi poi decideremo di conseguenza, nel rispetto della normativa di legge. Poi, se dovessero aprire in trentino, visto l’autonomia della provincia, andare a gareggiare da solo come sempre, mi seccherebbe. Tre posti liberi in auto ci sono, in modo che stiamo un po’ più larghi? No, nel senso che con le sportine che andiamo a beccare in Val Rendena, ci serve e per forza più spazio in auto. Pierangelo, che colgo occasione, e un caro saluto e di cuore anche a te e Milena. Pierangelo, lì in Val Rendena, quest’anno un runner della tua categoria, di caratura come sei tu, quest’anno, vai quasi sempre a premio. Spero di non aver tirato gufata. Vediamo come mettono giù quest’anno le categorie, ma se seguono la solita regola, tu dovresti rientrare nei più giovani della tua, esatto, da anno ’53 in giù, Tra te e me, più te che me, sai quante sportine ci portiamo a casa) Alla prossima. (mauro)