RUN WALKING TRAIL & ROAD
Detto che il campo gara è li presso il BAR LE ROSE, dove che già da anno 2014 la prima volta che siamo stati li a fare campo gara, a anno 2014 la prima volta è stato per la gara Cucchetto Mountain Run. Dove quest’anno ci troveremo li al Bar Le Rose due volte, la seconda volta a settembre. Il posto è via Galilei, (vedi photo) la via che stata anche dentro ne la leggendaria MILLE TROFEI Nuvolento. 
L’Oratorio di Nuvolento a primissimi anni ’70, forse anno 1973, avevano organizzato questa podistica ludico motoria, ai tempi che non esistevano le categorie. Ai tempi erano corse a piedi diventate popolari e nate su la spinta de le domeniche austerity, quando che a le auto a la domenica era vietato di circolare. 
(vedi altra photo più sotto, esatto, hai letto giusto, a anno 1973 benzina a duecento lire, non a 2€ come adesso che arrivata a venti volte di più. Questo che hanno ragione quelli che dicono che l’Italy sta in piedi e solo e grazie a le accise de la benzina? questo che adesso il governo sta frenando su l’auto elettrica? W il progresso, che grazie a l’invenzione de la catena di montaggio, adesso robotizzata, w adesso il progresso che ci ha regalato e ci regala il nocivo consumismo, il primo dei mali, il male e malattia del Pianeta Terra. Che poi i governanti a dire che il nocivo fa fare fatturato, che la delinquenza fa fare il fatturato, altro che decreti sicurezza, se non ci starebbe la delinquenza sai quanti che disoccupati. I governi forse ragionano così? non la convivenza senza attriti, che poi basterebbe semplicemente la regoletta che chi a beccare più tante palanche, non di più di tre volte di chi invece si trova a beccare di meno palanche. Ma sai quanto meno attrito sociale. Poi a l’altro, guarda che, se entrano è perchè trovano lavoro, quel lavoro che i nostri figli non vogliono più fare. Fanno i figli che le nostre donne non vogliono più fare, chi, dovrei mettermi li con pappine pannolini e a ninnare, i figli costano, dopo non posso più comprarmi tante belle scarpine tacco dodici, non posso più comprarmi i trucchi, non posso più decorarmi le unghie, e i tatuaggi dove li metti?
Nel senso che ci stanno i nostri figli che piuttosto di fare il muratore visto che hanno studiato, il lavoro se lo cercano a l’estero, perchè a l’estero ci stanno chi fa ancora lavoro manuale e non sono tutti in giacca e cravatta, cosa che in Italy è pieno di tal tipo di chi non vuol sporcarsi le mani e il colletto de la camicia. Ispirata da tal Jack Kerouac, 
che anche lui un gran cafone come il sottoscritto, a dire, e era maestro delle elementari, a dire: no, nella vita non voglio fare un lavoro dove torni a casa la sera e non sei costretto a lavarti le mani sporche di aver lavorato. Sai come fare andare col .ulo per terra una nazione? basta che gli immigrati di incrociare le braccia una settimana intera, poi vedresti le cose toccando la realtà, che certi lavori i nostri adorati bambini non vogliono proprio farli. Vanno a studiare, sono studenti modello, modello di chi e per chi? modello per nuovi aspiranti assassini di giovani donne? la legge della jungla, dove vince il più spietato? poi, chi più bravi a scuola, sono anche i primi a rischio di ingolfare la situazione conosciuta come femminicidio? ai tempi del sottoscritto, per ogni rifiuto ricevuto, e sai quanti ricevuti, si diceva tra di noi: guarda che non ce l’hai mica solo tu. basta allargare l’orizzonte e già vedi che ce ne stanno altre meglio di quella che ti ha rifiutato.
Ispirata anche da la canzone di Nek. Per dire, lavorare come muratori? come contadini? ma sai quante categorie ci puoi mettere dentro, per dire anche gli operai a l’altoforno. Esatto, proprio i genitori a obbligare i figli a andare a scuola, si mandano a scuola a studiare di avvocato & affini, esatto, di non sporcarsi le mani e di non sporcarsi il colletto della camicia. Ma i governanti ti dicono, cerca di capire, la delinquenza ci serve per creare lavoro a la filiera, che se non ci sta chi delinque rimangono disoccupati avvocati e la filiera dei tribunali, uscieri compresi, portaborse compresi, secondini disoccupati? forze de l’ordine tagliate de la metà? 
e che lavoro gli fai fare dopo? se non ci sta chi ruba chi sostituisce gli infissi dopo non lavora? chi fabbrica i vetri che grazie a la spaccata de la vetrina, anche quello è lavoro, o no? questo chi che governa si troverebbe da subito col u.lo per terra senza la delinquenza. In certe parti del mondo, in certe megalopoli, la delinquenza è la filiera che garantisce lavoro a un sacco di settori. La delinquenza fa fare più tanto fatturato del porno. Questo che i governanti se ne guardano bene, che se di colpo più nessuno a delinquere, la borsa crollerebbe di colpo, e vuoi che i ricchi vogliono questo, i ricchi loro sono protetti, non è l’operaio, che subisce la delinquenza. La delinquenza ai ricchi li fa diventare ancora più ricchi, questo che i governanti non ci metteranno mai mano. Se non ci sta chi entra in casa, esatto, chi fa la videosorveglianza dopo non lavora? 
Carissimi e la dico a quella, con movimento hippie di queste problematiche di queste photo non ci stavano, di delinquenza molto ma molto meno, femminicidio non esisterebbe, loro erano contro il matrimonio, erano per l’amore di gruppo, sai quanto gli poteva fregare se quella che aveva giaciuto nel suo letto la sera prima, a la sera dopo con un altro, esatto, non erano possessivi, non consideravano la donna a la stregua di un oggetto che comperato, e ritenuto di sua appartenenza. 
Il periodo più libero de le donne è stato quando ci stavano tanti coi capelli lunghi. Ma visto che chi coi capelli lunghi non avevano denaro, le donne preferivano i giacca e cravatta e camicia colletto pulito, preferivano diventare oggetto di chi con lòe palanche. Esatto, a le donne son sempre piaciuti gli uomini con le palanche, ispirata dal film … ma mi hai detto che saresti stata per sempre mia, che cosa ha lui più di me? e lei: lui ha più tanto denaro, è più ricco.
Detto questo, con la filosofia hippie l’immondizia sarebbe stato l’ultimo dei problemi. Visto che movimento hippie nato che come credo aveva di essere contro al consumismo, la decrescita felice. Che giravano in autostop, che un sacco a pelo era la loro casa, davano magari fastidio perche non facevano lavorare i produttori del cemento? che non facevano lavorare i produttori di scarpette tacchi a spillo e affini borsette? Il consumismo, quello si che sta mandando alla malora il Pianeta Terra. Che chi comanda non riesce a immaginare per il popolo una vita felice e senza consumare le risorse del Pianeta Terra? e di non concepire che continuare a produrre dopo si va a la saturazione di tal prodotto, che dopo da buttarlo e per non far fermare la catena di montaggio. Ma adesso, il discorso de le fonti di energia e rinnovabili si è inceppato? Però diciamo GRAZIE CONSUMISMO, che grazie al consumismo di aver fatto diventare il Pianeta Terra una discarica, se no quelli della raccolta differenziata non lavorano? Carissimi, se si rimaneva al lavoro manuale, se non si andava in direzione dei centri commerciali, ancora a ogni paese il suo negozietto di vicinato, ma sai nessun disoccupato, che meno delinquenza, che tutti più contenti, con meno, ma più tanto contenti, e i bar a ritornare ancora a lavorare fino a mezzanotte. Esatto, adesso i paesi son diventati solo che un dormitorio. Carissimi, andavamo di qua e di la e senza auto, ci si spostava in autostop, ma sai quanta felicità ne l’aria e tanta gioia su le facce de la gioventù di quei tempi, e anche senza auto e anche senza decine di scarpe nel guardaroba.
GRAZIE CONSUMISMO di aver ammorbato l’aria non solo quella che respiriamo, ma l’aria che circola nella socialità dei bipedi, che è diventato un non fidarsi più di niente e di nessuno. GRAZIE INTELLIGENTE CONSUMISMO. Bisogna buttare 23 miliardi di scarpe a l’anno, esatto, avete letto giusto, finiscono in discarica più di dieci miliardi di paia di scarpe a l’anno e solo perchè scarpe di donna non più di moda. Esatto, non sono solo scarpe femminili, ma due terzi de le scarpe buttate perchè fuori moda sono scarpe da donna. Le borsette in discarica sono quasi tutte da donna, esatto accessori femminile che non hanno nessuna utilità, se non quella di attirare il maschio danaroso e di far invidia a le altre donne che non possono permettersi tal sport. Esatto, non la scarpa utile e che serve, ma la scarpa di moda del momento.
E qualsiasi medico ti dice che le scarpe da donna tacco 12, cara tal .inistra, che ti ritieni una gran .iga, lo sai che i tacchi de le scarpe alti fanno male a la salute, e allora perchè? solo che per attirare il maschio danaroso? che strano i tipi di donna come te si innamorano sempre di uomini brutti, ma però con portafoglio pieno. Se ti consola non sei l’unica, che ne è stato di quella che prima sempre in tv, e dopo morto il signor B, di lei non si sa più se esiste ancora. Care gran .ighe e la borsetta? non deve essere utile? per voi prima di tutto deve essere di moda? per attirare attenzione del maschio danaroso e l’invidia delle altre femmine? Esatto, la moda è donna è solo che donna? non solo che donna ma a l’80% donna. E basta col politicamente corretto, quel che da dire si deve dire. 
La stranezza del mondo animale, la femmina è solo nei bipedi che cerca di attirare il maschio, in tutte le altre specie animali è al contrario, esatto, è il maschio che si pavoneggia, che si colora, che lotta e solo per attirare la femmina. Nei bipedi al maschio non gli serve colorarsi, al maschio bipede gli basta il denaro e compera qualsiasi donna? Nei bipedi è al contrario, sono le femmine che si decorano, vedi anche le unghie, che utilità hanno quando che colorate? magari ti permettono di lavorare? e che te le decori coi ghirigori? e per cosa se non per farti vedere? carissime nuove generazioni di maschi auguri.
Care donne che siete le prime a mostrarvi come al mercato delle mucche, pardon, sorry, vogliose di arrivare sul palco di Miss Italy, a mettervi in mostra come oggetto da far comprare al maschio danaroso. Che poi, che colpa ne hanno quelli come il sottoscritto se un agenzia porno mondiale, ha a catalogo 4mila pornostar maschi e ben 40mila pornostar femmine.) Ritornando a la corsa a piedi: Dove che a gli anni de l’austerity, quando ci stavano ancora un po’ di chi coi capelli lunghi, (il sottoscritto alcuna gara giovanile e coi capelli lunghi, tenuti fermi col nastro alla moda hippie, e per capire che in tal sport era una pippa.
Dopo a sedici/diciassette anni e sigaretta in bocca, dimmi tu a come che si poteva correre forte. Esatto, non ci stava allenamento, era solo un star in compagnia, ma compagnia abbandonata quasi subito, la musica rock mi dava più tanto orgasmo. Chi sopra, ma quando a l’apice, in photo erano già vecchi e non in formazione originale, esatto the Jethro Tull, che visti live in formazione originale al palasport di Bologna era anno 1973) ai tempi de le domeniche senza auto per non rimanere chiuse le discoteche facevano servizio pullman gratuito e per portare i giovani frequentatori ne la loro discoteca. Ebbene è stato quel periodo che erano nate, quel che diventate conosciute come le CORSE NON COMPETITIVE.
quelli col bernoccolo degli affari sono dei trasformisti? veri e propri camaleonti che cavalcano le mode del momento? Ebbene, ritornando a quei primi anni degli anni ’70 le competitive prevedevano anche un tempo max, ma quando mai adesso. Esatto, adesso il tempo max non gioverebbe al cassetto iscrizioni, non che il cassetto iscrizioni piangerebbe, ma col tempo max il cassetto del tavolo iscrizioni riderebbe sicuro di meno. 
ai tempi che tra i più forti runners della provincia. Dove che lui fino a la pompa di benzina di Serle, stesso giro della Mille Trofei, dove lui, Alessandro faceva giro di boa arrivato a la pompa e arrivava giù a Nuvolento e facendo la provinciale. Questo che quando in allenamento mi aveva raggiunto a Marguzzo di Paitone e anche lui a fare il traverso che sbucava fuori a la pompa di benzina, gli avevo proposto di fare il bosco e di non fare l’asfalto, lui incuriosito aveva accettato. Già solo a venti anni fa allenamenti di 15/20km erano cosa normale, man mano che passano gli anni si è andati anche a accorciare le gare, e il torneo ne sa anche qualcosa. Ecco che domenica, la gara in pratica fa un tratto di quel che stata anche quella vecchia corsa battezzata Mille Trofei di Nuvolento (ma ai tempi anche a Serle ce ne stavano di corse, dove che di sicuro Ennio, Guerino e Remo qualcosa di più ne sanno) e dove se non ricordo male il terzo a l’arrivo il mio coscritto Sergio Benuzzi, 
in photo, che è chi che fa apripista in bici a la Corrida di Nuvolento, e il sottoscritto? ebbene erano mille trofei, il sottoscritto arrivato posizione 1352 a l’arrivo, questo che il piccolo trofeo mi era stato consegnato a 15 giorni dopo. Ma non strabuzzate gli occhi, avete letto giusto, a quella gara erano più di 1350 partecipanti e però mille piccoli trofei, esatto, non si pensava di arrivare a tanto. Che detto tra noi, nemmeno gara tra le più partecipate, nel senso che a lo stesso anno il giornale di Brescia a intitolare Seimila Gambe a Bedizzole, riferito a la Cinque Castelli, esatto, più di tremila partecipanti. Ma lo sapete che si andava a la corsa noleggiando i pullman, con le domeniche vietate a le auto i podisti dei vari paesi si organizzavano noleggiando il pullman per andare a fare la corsa in altri paesi de la provincia. Esatto, non è come adesso dove trovi e minimo tre gare a ogni domenicae anche vicino a casa. (domandate al Pini quando a partire in treno e per andare a fare cinquanta km in alto Veneto, e di non arrivare causa ritardo coincidenze, e di ritornare a casa. Andrea, sono ricordi raccontati dal tuo amico Giuseppe, il Zecchi di Prevalle, che prendo occasione e vi mando un saluto a tutti e due) Detto questo, che NON COMPETITIVE di massa, però è in quelle corse che nascevano i talenti. Per dire in questa parte de le Valli del Marmo & Alto Naviglio ci stavano podisti al tempo considerati normali, che chiudevano la maratona in 2h40′ e erano considerati normali. Nel senso che a gara di maratona, ai tempi, chiudere in 2h40′ era di arrivare intorno al centesimo posto. Chi adesso delle Valli del Marmo & Alto Naviglio in grado di chiudere una maratona in 2h40′? 
Chi che sono in grado adesso di giovani di chiudere un 10000 in pista in trenta minuti? quando ai tempi in Brescia e provincia ce ne stavano circa una trentina. Esatto, erano altri tempi e non solo in gara, ma ne la società civile, ai tempi di chi col bernoccolo degli affari non ci avevano ancora posato, messo il loro occhio su le corse a piedi. NYCM, per dire, a la prima edizione nemmeno 100 classificati, forse settanta, e così per diversi anni NYCM a non superare i tremila partecipanti, quando adesso se fanno 40mila partecipanti piangono miseria. A quei anni la più famosa corsa di Brescia non superava i cento classificati, e sapete perchè? perchè ci stava il tempo max. E come calcolava il tempo max la Fidal, quando lontana da la logica del cassetto iscrizioni? il tempo max era dato applicando 1 minuto in più a km. (a quella gara il Pini andava sempre fuori tempo max, quando che una ventina di anni dopo a diventare il più forte di categoria del Gardesano. 
Esatto, col passare degli anni cala la qualità atletica. Il sottoscritto a meta anni ’90 sai quante volte che ultimo, adesso con quei stessi tempi starei nella metà classifica sopra, viaggiare a 3’55” a km come le migior gare del sottoscritto, ai tempi, esatto, era cosa nemmeno da prendere in considerazione. In quanto che le donne viaggiavano a 3’40” a km, logico le più forti, ma adesso le più forti a quanto viaggiano?) Se in una gara di 10km, arrivavi dopo dieci minuti eri fuori classifica, dimmi tu adesso se possibile applicare lo stesso criterio, esatto, chi col bernoccolo degli affari ci penserebbero due volte prima di organizzare una corsa a piedi a tempo max. NYCM, più che una maratona è diventata un pellegrinaggio, più tanti oltre le quattro ore e trenta di quelli che sotto, esatto, e anche chi arriva ultimo va applaudito? bella la storiella? ma la realtà che interessa a gli organizzatori col bernoccolo degli affari è che anche chi che arriva ultimo ha pagato 600/700 euro il pettorale. (per dire guarda a più di 1 secolo fa, i giovani avevano una marcia in più. Al contrario di adesso? dove anche al torneo adesso a prevedere una categoria per chi sopra i 50’anni, esatto, perchè a lamentarsi non gli stagionati, ma a lamentarsi i giovani, perchè i vecchi corrono più forte dei giovani? 
Dove che i giovani non partecipano a le gare del torneo per paura di fare brutta figure coi 50enni e oltre? sai che mi sa di si. Quando guarda l’arrivo di una gara che più lunga distanza di una maratona, una sessantina di km? e adesso chi di vent’anni in grado di concludere una maratona, non dico sessanta km come il sottoscritto a sessant’anni, che in sei ore quasi vicino a i sessanta km, ma trovami adesso chi a vent’anni di concludere una maratona. Il motivo, che ai tempi non ci stava di oziarci con lo smartphone? 
che non ci stava l’auto per andare al centro commerciale a fare la spesa? e poi, ai tempi erano tutti veri e propri dilettanti e guarda il lavoro, ai tempi era così, Lavelli e Volpi due atleti runner italiani che lavoravano otto ore in fabbrica e però a diventare i più forti. Fai lavorare in fabbrica un atleta africano e otto ore al giorno, dopo vediamo) A un anno, al Campionato Italiano di Maratonina, Rino Lavelli va via subito, a metà gara gli organizzatori viene che
si preoccupano, ecco che allora chi in bici a seguire la gara a affiancarsi a Lavelli e di dirgli: Rino rallenta, così mi mandi fuori tempo max metà dei partecipanti. Altra cosa da dire, guarda che il Campionato Italiano di corsa piedi, il costo del pettorale, ai tempi, faceva al max 1 o 2mila lire, e adesso? (esatto, che vuol dire ancora meno dei due euro di adesso? ma a i tempi una trentina di partecipanti non stuzzicavano l’occhio di chi col bernoccolo degli affari. Quelli col bernoccolo degli affari se non ci sta la quantità, de la corsa a piedi, esatto, zero gli interessa) Ecco sicuro che ci starebbe anche altro da aggiungere, ma qualcuno l’avrà già notato. Detto questo, il giro di domenica fa buona parte del tratto, il passaggio che stato de la Mille Trofei, il passaggio li a Serle. Ecco, che noi arrivati al quadrivio del monte Puletto, conosciuto come Poggio Pule, la differenza, noi arrivati li andiamo a fare il bosco di Nuvolento e non giriamo a dx per scendere in Valle di Nuvolera, il tratto che stato quel che fatto da la Mille Trofei. Ecco che li, arrivati a Poggio Pule, dove tra ex cave di pietra dismesse, inizia il bosco, un bosco wild, seppur giovane, in quanto la Forestale aveva iniziato a primi anni ’60 a piantumare i monti di Nuvolento, dove che, da le parti dove ci stava la ditta La Vicentina (i vicentini tra i più bravi cavatori di marmo. Che erano venuti in Valli del Marmo di Brescia a insegnarci a cavare il marmo e a cavare la pietra) li era posto conosciuto come il monte Pelado, del tanto che avevano sbarbato. Ma sta diventando lunga, magari meglio a domani di andare a sbrodolare del giro. Dopo va anche di logica, che quando vai a tracciare il giro e ripassi da quei posti di quando eri giovane, è di logica che riaffiorano i ricordi. /pic1039772.jpg)
Ultima cosa, esatto, l’aggiornamento iscritti, che arrivati a martedì mattina a ore sette, si registrano iscritti n°16 nominativi, che sedici novelli Indiana Jones? esatto, domenica ci sta da fare anche un po’ di wild run? 1 ABBRACCIO (mauro)