BRESCIA EST - VALLI DEL MARMO - ALTO NAVIGLIO - VALTENESI - VALTROMPIA - FORESTA ALTO GARDA OCCIDENTALE - OLTRE CONFINE

remember franco volpi run tribute

Detto che a Franco Volpi non faceva queste differenze sul tipo di gara, esatto, e lo aveva dimostrato coi fatti e non a parole, (scusate, è stato chi a battere il record sui “diecimila in pista” e record di Beviacqua che resistito per ben 19 anni, poi a ventitre anni è arrivato Franco Volpi e tal miglior tempo diventato il suo. Esatto, chi in Brescia lo ha anche battuto in gara, quando Franco Volpi a diventare più stagionato, e gli altri più giovani di 15/20 anni, dopo hanno potuto di vantarsi di aver battuto Franco Volpi a qualche gara. In immagine la copertina di Sport Illustraded Italy e in occasione di quando stato battuto da Franco Volpi il record italiano su i diecimila in pista. Dono di Claudia, sua figlia, che fatto dono al sottoscritto di tal copia. GRAZIE Claudia) fatto vedere e toccare con mano che era forte anche in pista come lo era forte anche su strada, però dove si divertiva erano le corse in montagna, in mezzo al bosco di bassa montagna, e proprio il Monte Maddalena era la sua palestra di allenamento preferita. Questa sbrodolata è ispirata e tratta da una intervista di Claudio Valotti e fatta a una trentina di anni fa nel salotto di casa di Franco Volpi. Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è volpi.jpgEcco che a la parete, appesi al muro i vari diplomi e titoli di vincitore di tante e innumerevoli e importanti gare a livello internazionale e nazionale, le imprese di oltre ventennale carriera. Valotti gli chiede: (esatto questa sbrodolata di stamane a parole del sottoscritto quel che messo nero su bianco da Valotti, su la rivista da lui diretta, purtroppo solo che due numeri la rivista LINEA ATLETICA, che pretendi che durava di più? adesso che diventati più tanti i runners e le runners, ma diventati forse runners di pane e salamina? questo che di rivista bresciana che parla di atletica e di corse a piedi, hai voglia che ne nascono ancora, ai tempi non era ancora nato l’aggeggio, lo smartphone di poter scurgiosare i fatti falsi pubblicati di chi credono che la vita è tutta in quel piccolo schermo. Esatto, la furbizia di cambiare il nome? passare da scurgiosoni a follower? magari avranno cambiato il nome, ma la pelle sempre quella è) come mai una volta appeso le scarpe al chiodo non è rimasto nel ambiente de l’atletica? (carissimi non fate confusione, atletica non ha niente a che vedere con il correre a piedi, correre a piedi è pratica popolare, per tutti, a differenza de l’atletica che è solo per “elit” beneficiata da Madre Natura e dunque pratica riservata a pochi, pochissimi) La “poiana” vola via, addio a Volpi grande del mezzofondo – il blog di  Antonio Ruzzobeh, la colpa è stata un po’ colpa mia, però è anche vero che dopo aver appeso le scarpe al chiodo mai nessuno è venuto a cercarmi e per propormi una situazione dentro ne l’atletica, e seppur che sono stato il runner più blasonato di Brescia e provincia e per lungo periodo tra i più forti in Italia, che non il vantarsi, le classifiche a parlare e a parlare chiaro. Ma forse doveva andare così, forse è stato giusto così. Adesso mi diverto ancora a salire in Maddalena, di passo, camminando e in compagnia de la mia piccola e bella amichetta a quattrozampe, che come vuole bene lei a me, anch’io glie ne voglio a lei. Non rimpiango niente del passato, erano altri tempi, e ripeto, giusto che andata così. (dopo è spesso e volentieri che chi stati grandi campioni poi ci danno un taglio netto. Esatto, morto un papa se ne fa un’altro, tutti utili, nessuno indispensabile, nemmeno Franco Volpi e nemmeno il sottoscritto. Per dire del sottoscritto. Il sottoscritto passa a lavorare per la tal ditta di Roma e tra me e me pensavo, chissà adesso che non ci sono più io come che faranno la in ditta a Ponte San Marco, come faranno a tirare avanti? volete sapere, a Ponte San Marco hanno tirato avanti anche senza il sottoscritto e stanno tirando avanti ancora e anche senza il sottoscritto) remember franco volpi run tribute - AMICI TORNEO PODISTICOPoi Franco Volpi si racconta a Valotti, avevo iniziato a correre a piedi e per una scommessa con gli amici, chi tra noi amici a arrivare davanti a una gara su i sentieri de la Maddalena. Ebbene, non avevo ancora sedici anni e mi ero classificato al terzo posto assoluto dietro a due dei più forti runner di Brescia (Rossi e Berti) Valotti allora prende spunto e gli dice: la corsa in montagna il suo primo amore? Eh, montagna o strada per me era lo stesso, sono bastate tre gare per capire che avevo i numeri giusti e per primeggiare ne la corsa a piedi. Valotti incalza, e la corsa in pista? Volpi dice: beh quella viene dopo, viene dopo che la Fidal, e nonostante già avessi vinto diverse gare, si era accorta di me tre anni dopo, quando a 19 anni, quando a Bergamo andai a vincere il Campionato Italiano di Maratonina davanti al forte atleta di casa pronosticato vincente a la vigilia. Esatto, fino a allora per la Fidal ero stato trasparente, esatto, non mi vedevano. Ecco che allora la Fidal a iniziare a dirottarmi su quel che volevano che gli piaceva a loro, che a dirottarmi su le gare in pista. La Pista, mi ricordo la prima gara ufficiale in pista con la maglia della nazionale maggiore. Mi convocano in nazionale maggiore e mi fanno fare gli allenamenti li a Formia. Prima gara internazionale che mi iscrivono è in Svizzera, un 10000mt in pista, e a la mia prima gara in maglia azzurra avevo vinto, avevo battuto gli altri che abituati a correre in pista. Era anno 1956, (anno che nato il sottoscritto) Volpi vince anche il titolo italiano dei 10000mt in pista. (ma dove sta il senso di non convocare per le Olimpiadi il Campione Italiano dei 10000mt in pista, voi forse capite il senso? se è forte è forte, esatto, che c’entra l’età? o c’entrava qualcos’altro, forse perchè non cagnolino ammaestrato legato al guinzaglio de la Fidal? forse perchè Franco Volpi aveva allergia a stare a gli ordini di chi lo consideravano solo che una gallina de le uova d’oro? Esatto, per essere convocati a le olimpiadi non i meriti a contare, ma a contare quanto gli stai simpatico ai comandatori?)  Però, pensa te il senso, non lo convocano a le Olimpiadi di Melbourne, con la scusa che anche se tra i più forti, però troppo giovane. Scandalo Italia. Corruzione, trasformismo, populismo:1870-1900Dopo mesi salta fuori che al posto di alcuni atleti meritevoli, in viaggio pagato dal Coni, esatto, pagato da lo Stato, con il denaro de le pagate tasse a la fonte degli operai? a Melbourne ci erano andate al posto degli atleti meritevoli, ci erano andate in viaggio di vacanza pagato da le tasse degli operai, ci erano andate quelle si non meritevoli, nel senso che, esatto, il gioco di coppia sotto le lenzuola non era e non è ancora diventato specialità olimpica. Su i giornali de l’epoca, mesi dopo, si grida a lo scandalo, che al posto di atleti meritevoli ci erano andate a le Olimpiadi in viaggio a sbafo, ci erano andate le mogli e le morose e le amanti di tal dirigenti e allenatori del giro magna magna, gareggia e vinci tu che magno anch’io? Esatto, e Franco Volpi a dire che lui non aveva nulla contro la corsa in pista, solo che i dirigenti della Fidal a fargli diventare insopportabile la situazione. Cioè, mi convocavano con qualsiasi scusa, dovevo spesso e volentieri, consumare permessi e ferie e costretto andare da loro a Formia per gli allenamenti collegiali, ma per un operaio come me (il lavoro a la OM era cosa concreta era il traguardo de la pensione, la corsa era un incognita) però c’è un però, i permessi finiscono, le ferie finiscono, e sei costretto di timbrare il cartellino se si vuole arrivare a la pensione. Caro Valotti, dimmi tu, se ero io il ribelle o erano loro che non capivano la situazione? (questo che i dirigenti Fidal se la sono legata al dito, che visto che Franco Volpi a non lasciare il lavoro e per dedicarsi 100% alla corsa a piedi a come che volevano loro, esatto, nel senso che vinceva lui e beccavano anche loro? forse lo consideravano la gallina de le uova d’oro? forse questo che glie l’hanno fatta pagare l’insubordinazione di non voler fare la gallina? Che cari federali e voi pensate che aveva piacere Franco Volpi a fare i turni a la OM e non venire a allenarsi li da voi vicino al mare? guarda il posto, la differenza tra il centro allenamento a Formia e la ex OM di Brescia. Però, Franco Volpi, forse conosceva anche i tipi come voi? che buono e bravo fintanto che vinceva, ma di sicuro di finire nel dimenticatoio una volta che non più a vincere. OFFICINE MECCANICHE OM...INARRESTABILI Le Officine Meccaniche Bresciane OM  (comunemente note come OM) hanno una storia affascinante e ricca di  curiosità. Fondate nel 1899 a Brescia con il nome di "Miani e SilvestriEsatto la OM di Brescia il concreto, il futuro sicuro, il sostentamento de la famiglia, la corsa, esatto, Formia solo che un azzardo, come fai a fidarti di tal dirigenti? Che tal dirigenti in Volpi avevano visto solo la gallina de le uova d’oro, l’atleta buono per farci scatti photo assieme e da pubblicare su le riviste? esatto, ancora adesso è così, dirigenti e politici e chi più ne ha più ne metta, che tutti a fare selfie con i campioni, fintanto che rimangono campioni) E allora Valotti gli dice: e perchè non è stato convocato a le Olimpiadi di Roma, seppur che primatista italiano dei diecimila in pista? Sempre per lo stesso motivo, mi hanno fatto pagare quelle volte che non sono andato a Formia ai raduni collegiali. Cioè a la Fidal non gli andava giù che mi presentavo al via in gare di corsa in montagna e non partivo da Brescia per andare a Formia ai loro raduni collegiali. (magari voi l’avete capito il senso di non convocare a le Olimpiadi il primatista italiano dei 10000mt, il sottoscritto lento di comprendonio non ancora, cioè primato stabilito poco tempo prima e che aggiornava un record vecchio di quasi venti anni e non gli dai nessun credito a chi stato capace di riuscire ne l’impresa? Poi, e sentite anche Rino Lavelli, il sottoscritto ha sotto mano un intervista fatta a Rino Lavelli. E Franco Volpi e Rino Lavelli erano anche buoni amici, nel senso che spesso e volentieri erano frazionisti ne la stessa staffetta, che quando assieme Volpi & Lavelli, assieme compagni ne la stessa staffetta, per le altre staffette rimaneva solo di raccogliere le briciole. Ai tempi, la Corsa in Montagna e la Fidal erano in concorrenza, si guardavano in cagnesco, la corsa in montagna era, in pratica, era bandita da la Fidal. Esatto, a la Fidal la pista, e le corse in montagna erano in mano a l’Enal. Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è v4.jpgSolo più tardi e mal volentieri, a cavallo anni ’70 che la Fidal stata costretta dal Coni di tirarsi dentro anche la corsa in montagna, cosa che aveva fatto, ma aveva fatto malvolentieri, con ostracismo. Esattamente come con ostracismo ha sempre visto il trailrunning, salvo adesso, salvo adesso che gli fanno comode le palanche de la tessera Fidal dei trailrunners? ditemi voi a quando che stata la prima volta di un campionato italiano trailrunning Fidal? ditemi voi se il trailrunning ne gli anni a venire entrerà di diritto come specialità olimpica. Ditemi voi a quanto avrà beccato da la Fidal Alessandro Rambaldini, che prendo occasione e lo saluto e lo ringrazio di quella volta che pagando anche lui il cartellino iscrizione ha partecipato e vinto a una gara del torneo, a anno 2016, esatto, una sola volta ma ha lasciato il segno. Gara che per Rambaldini è stato qualche settimana prima di vincere il mondiale, stato buon allenamento di rifinitura per dopo andare a conquistare a medaglia oro mondiale di specialità. Esatto, niente a che vedere con la medaglietta d’oro che aveva beccato a la gara del torneo Rally del Bosco e Cucchetto Mountain Run che due gare che state fuse assieme, che era diventata gara di 16 km in bosco di bassa montagna. Quel che wikipedia dice di Alessandro Rambaldini  Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è v5--1024x561.jpgQuanto avrà beccato Rambaldini e per aver vinto due mondiali di specialità, e quanto beccherà chi invece arriva terzo, esatto, non l’oro, il bronzo in un campionato mondiale atletica in pista, quanto beccano quelli? esatto, sono tanti, li ci sta una medaglia oro a ogni tot metri, non è come le corse su strada o in montagna, forse per voi è trattamento equo? si, sai che non lo sapevo) Dopo, Franco Volpi, a dire: va bene così, sono sempre stato al via de le corse che più mi ispirava di gareggiare, le corse in montagna mi piacevano molto di più che di gareggiare in pista, avrò magari beccato meno medaglie, ma in compenso mi sono divertito tanto, di sicuro molto di più che a gareggiare in pista (e per favore non paragoniamo la corsa in mezzo al bosco con la corsa di quattrocento metri su fondo gommato e senza nemmeno un sassolino, quattrocento metri da ripetere come dei criceti.Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è v6-.jpg Esatto, la corsa in pista tale e quale a la corsa del criceto, correre e correre e correre e però rimanere sempre a lo stesso punto. Dove che sta il bello di correre in pista? il bello sta solo nel tempo finale? se così, esatto, la pista non è sport popolare, dove invece che correre a piedi su i sentieri di bassa montagna gratifica anche chi corre a 10 minuti a km, esatto, la corsa in mezzo al bosco l’ultima cosa è proprio il tempo finale, prima del tempo finale, sai quanto ci sta in mezzo in una corsa nel bosco, quanto ci sta in mezzo da la partenza a l’arrivo. Detto questo, quanti che corrono a piedi che de la tessera Fidal ne hanno fatto un totem da idolatrare? Corsa e castagne: 4 percorsi trail tra boschi e ricciGuarda che si può correre a piedi e anche senza una tessera Fidal, lo sai o non lo sai questo? Che per gli spiriti liberi, più bello che tessera RUN CARD niente di più libero, più bello e di meno obblighi verso il presidente di società. Detto questo, carissimi e carissime, le gare del torneo sono sotto egida ASI Nazionale, ente promozione sportiva riconosciuto dal Coni e ente che ha stipulato accordo di reciproca collaborazione con la Fidal. Esatto, ASI Nazionale e Fidal sono convenzionati, e chi partecipa a le gare del torneo non corre alcun pericolo di essere squalificato da la Fidal. Che poi non capisco questa arroganza del voler cacciare e squalificare, esatto, la corsa a piedi è il simbolo di vivere in libertà, una assurdità squalificare un partecipante che al via di una gara paesana, e solo perchè tal organizzazione non ha versato un obolo a la Fidal) Detto questo, al momento, chi tra i runners di Brescia non si vede chi si può avvicinare a compiere le imprese sportive dove a cavallo degli anni ’60 protagonista assoluto Franco Volpi. (ma poi vinceva e vinceva tanto anche arrivato vicino ai quarant’anni) Quello di domenica e grazie anche al suggerimento di Fiore, il giro lo modifichiamo un poco rispetto a le precedenti edizioni. 1 ABBRACCIO (mauro)