BRESCIA EST - VALLI DEL MARMO - ALTO NAVIGLIO - VALTENESI - VALTROMPIA - FORESTA ALTO GARDA OCCIDENTALE - OLTRE CONFINE

i giochi come fase per trovare un capo, in seguito, sono diventate le chiacchiere quello che servivano per salire in sella al cavallo del comando

(storia del più forte ha sempre ragione, storiella di come che sia per paura o per furbizia dire sempre si, essere sempre filo governativi, esatto, hai meno problemi, storiella di un indianina che non fa dormire il guerriero, storiella di un camoscio che lecca il muso)

In epoca antica, era primordiale, era che, per sopravvivere, molto importante era essere in buona forma fisica, esatto, non tanto per praticare sport, non tanto per vincere gare, quelle del Torneo Podistico o quant’altro. Nemmeno per beccare le sportine di categoria, le medaglie e le coppe riciclate, essere sempre in buona forma fisica era l’unica cosa che ti era indispensabile e per sopravvivere. Essere in buona forma fisica, sto parlando, anzi, è il libro che sta parlando, sta parlando di età della pietra, di quando non erano ancora venuti i villaggi, e tanto meno le dannose città. Di quando i nostri progenitori erano poco più che piccoli nuclei di persone, piccole tribù. Tribù di massimo una cinquantina di individui, e del tutto autosufficienti. Però benchè la più parte del tempo, più dediti a cercare cibo, esatto, andando a raccoglier quello che la natura aveva da offrire e andando a caccia. Però, anche lì, in quei piccoli nuclei di primordiale società, chi era più forte aveva ragione. Esatto, la forza bruta aveva la meglio sulla ragione. Come adesso le palanche? che adesso molto e spesse volte che hanno dimostrato che hanno la meglio sulla ragione? Esatto, una volta essere più forte voleva dire avere sempre ragione. Ispirata anche dal film: Attila, quello con protagonista Abatantuono. Che poi, man mano che la materia grigia dei nostri progenitori, man mano ha imparato a camminare a passo più svelto, hanno capito che era l’unione invece, quella che faceva la forza, e non il singolo forzuto, per quanto anche più forte degli altri componenti della tribù. Ecco, in quel momento, è da lì che le chiacchiere hanno iniziato a avere più forza della forza muscolare. In quel momento, con le chiacchiere è stato dato il via alla ricerca del consenso, di avere maggioranza dalla tua parte. Quel momento, con le chiacchiere, le ciàcère, che sono nate anche le furberie e gli intrallazzi di giochi di potere, tutto per acquisire vantaggi di maggioranza a scapito di minoranza. Come adesso le chiacchiere e le palanche delle lobby delle multinazionali? Che, controllando il potere del informazione e col ricatto di busta paga dirigono dove vogliono l’opinione pubblica? Però, ci stava modo più subdolo e non cruento per far vedere chi era il più forte, e chi doveva comandare. Non diventava sempre lotta cruenta, un duello uno contro l’altro. (Esatto, non come la stessa cosa di tante specie di animali, ovvero, lotte cruente tra i contendenti e che spesso portano alla morte, e solo per accaparrarsi le femmine da ingroppare quei tre secondi. Gli stambecchi e i camosci, fanno cosa fuori di testa, quando fanno vedere nei documentari, li vedi che duellano a darsi cornate per intera giornata, rincorrendosi intera giornata in su e giù per le valli della montagna, a darsi cornate finchè c’è solo uno che rimane in piedi, e quell’altro a terra moribondo, e quando il più forte gli va vicino a assaporare la vittoria, quello che ha perso la lotta e giace a terra moribondo lecca il muso del vincitore che gli si è avvicinato, gli lecca il muso con la lingua, in segno di completa sottomissione e in segno di implorarlo, di chiedergli pietà, di non dargli colpo finale. Guardate che si, è sotto gli occhi di tutti, che noi homo sapiens siamo andati di molto, ma molto avanti, ma le origini sono quelle. Talune filosofie orientali descrivono il cammino della umanità come un giro, un crchio che parte e arriva allo steso punto. Se è vera questa cosa, non è che è una ste gran bella notizia, nel senso che andando avanti e sempre di più, ti trovi poi alla fine di tornare indietro allo stesso punto di partenza. Il maestro di filosofia orientale mi fa: mauro, guarda che andare troppo avanti, alla fine ti ritrovi indietro. Ma questo è di filosofia orientale e cosa vuoi che ne sappia? sicuro non di più di quelli della filosofia del consumismo, esatto, gli occidentali. Quando sia in tempi passati che in tempi moderni, che taluni riformatori e liberi pensatori, si sottomettevano e abiuravano e per paura del colpo finale, esatto, avevano lo stesso modo di comportarsi del camoscio perdente, esatto, una cosa che viene di natura e che viene per la paura di morire, la paura di morire è la forza del istinto di sopravvivenza. Anche i liberi pensatori, per paura della morte, si sottomettevano ai potenti di turno. Li conoscevano, sapevano dove erano capaci di arrivare, perché tanto buoni che, se non la pensavi come loro e avevi il coraggio di contraddirli, esatto, ti bruciavano vivo subito, se ti andava bene, perchè più spesso prima ti torturavano. Esatto, il gladiatore che diceva, andando incontro alla morte, per arruffianarsi tal Imperatori, dicevano: tanti saluti cesare, chi sta andando a morire ti da un’ultimo saluto e baci e abbracci a te e ai tuoi cari. Perchè o così, o pomì, o la morte veniva tra supplizi e tortura. Poi ci vantiamo di aver avuto gli Imperatori.  Esatto, a quei tempi, un millennio dopo, stessa cosa, nessuno ardiva contraddire, pena ardere vivi. Esatto, si faceva e si diceva quello che il potente ordinava di fare e di dire, e anche se sotto gli occhi di tutti, cosa senza senso. Passata alla storia la frase, che però non ha avuto coraggio di dirla in faccia a quel tribunale, la frase: … eppur si muove … Il contesto dove si tramanda che è uscita questa frase mettetelo voi. Certo, adesso non è che quel tipo di potere ha ancora la forza di torturare e di bruciare le persone, e tutti zitti. Perché poi, le persone che mettevano cresta, i liberi pensatori, dovevano per forza essere bruciati, non doveva rimanere nulla di loro. Il motivo è semplice, tal potere si è rafforzato anche ostentando al popolino le reliquie dei suoi martiri, per questo motivo i liberi pensatori non dovevano diventare le reliquie di altri liberi pensatori. Per far questo non si esitava a riesumare le salme di chi già sepolto per poi bruciare il cadavere già in decomposizione, in modo che non rimanesse niente. Non siate permalosi, non è del sottoscritto, vi dico il libro? L’Inquisizione: Persecuzioni: Ideologia e Potere. Carissimi, invece, più che il torturare e il bruciare, tal potere diventava ancora più forte, quando c’era il libero pensatore che abiurava. Quando il libero pensatore amato dalla folla abiurava, ecco che, era gran vittoria per tal potere, una dimostrazione che: uno, che tal pensatore ha dichiaratom di essere un bugiardo e che e il tal potere l’unica verità. Secondo, sai, se persino il più indomabile ha ceduto, chi glie lo fa fare agli altri di continuare? Stessa cosa che si fa adesso normalmente in casi che vanno a disturbare in piazza contro il potere, presi i due o tre più attivi, gli fanno passare guai a non finire, e ecco che, la massa dei contestatori, si soglie, svanisce si dilegua. Esatto, erano migliaia e migliaia in piazza, persone convinte e risolute, tanto convinte e convinti, che fatto passare guai ai tre più attivi, tutti i migliaia e migliaia di convinte e convinti, coda tra le gambe a scappare a casa. Così era anche a quei tempi, bruciare un libero pensatore in piazza, ecco che, come per magia o per paura? Ecco che, di colpo, crollare e svanire il risentimento del popolino, che coda tra le gambe, ancora a sudare per un tozzo di pane. Esatto, almeno eri in vita e non venivi bruciato. Alla faccia di credere nel aldilà) Però, questo di sottomettere il popolino con la paura è di tutte le religioni, nessuna esclusa, è dna di tutte le religioni, e specie quelle orientali. Anzi, ci stanno religioni che sono addirittura peggio, non puoi permetterti di dire nemmeno biff. Quello delle religioni, anche se un potere ancora forte, ancora molto forte e con arroganza (l’arroganza è sempre del potere, un debole un emarginato la sua condizione è tutto meno che permettersi l’arroganza) che non tiene conto della libertà della singola persona, fortunatamente ha perso la forza e la cattiveria dei tempi passati. Ancora si, è ancora un inginocchiarsi e un baciamano a chi ha il bastone del comando, pratica di sottomissione che fanno tanti e tante, però, è sotto gli occhi di tutti ha perso quel aspetto dei tempi passati, del incutere e far paura al popolino con tal tribunali. Detto questo, a volte, se non stai da quella parte, la vita non diventa facile, sia per via di raccomandazioni che di favoritismi. (Artemio, è nome inventato, ma fatto non lontano del reale. Artemio, lo so che hai bisogno di una casa, ma vedi Artemio, questi appartamenti sono per i più poveri, tu, tu Artemio hai anche un lavoro. Dopo fa niente se ai due tali gli hanno assegnato due appartamenti, in villetta bi-famigliare, e assegnato alle due famiglie dei due fratelli, e che loro sono in quattro che lavorano. La differenza? Esatto, Artemio non frequentava tal giro) Le lettere di raccomandazione, specie in passato, che tanti e tanti di quel potere, erano usi fare per agevolare quelli del loro giro, sono una conferma. Allora, caro, inutile stare a dire, se non si segue tal libro, è inutile di dire che la domenica mattina frequentare tal posto. Caro, la domenica mattina tanti e tanti, lo sai che, vanno in tal posto e anche per furbizia? forse per arruffianarsi i vertici di tal giro? per avere, in futuro che si sa mai, se di bisogno, di godere di eventuali vantaggi rispetto a altri che non sono usi a frequentare tal posto e non sono in tal giro? Che però, è facile e è anche intuibile che in situazioni dove hanno voce in capitolo quelli, magari, se non frequenti tal giro, facile rimanere esclusi, e rimani escluso anche se hai capacità, conoscenza, esatto, requisiti maggiori di chi invece ha beccato. Però, anche tu che sei fuori dal giro che vuoi, tu che sei fuori dal giro, che senso ha? Non puoi conoscere tal giro solo e quando hai bisogno di un appartamento. Esatto, lo stambecco moribondo che lecca il muso del più forte in segno di sottomissione, quelli di tal giro leccano il muso non per paura di morire ma perché pensano di esser furbi? Pane al pane vino al vino? Esatto. I nostri progenitori non arrivavano, e se arrivavano, era di rado, non arrivavano a scontro mortale, spesso, come è anche per gli animali, era il gioco a far vedere chi era più forte (non c’è molto da meravigliarsi, se la natura ha voluto così. A volte la natura è spietata, non c’è da meravigliarsi ne c’è da stracciarsi le vesti. Per dire, dei 2/3 pulcini della nidiata della famiglia delle aquile, spesso e volentieri ne sopravvive solo 1 di pulcino, quello più forte. Perché se la mamma tarda a portare il cibo, che il più delle volte è una marmotta, se la mamma tarda a portare il cibo, che devono mangiare quasi h24, il pulcino più forte si mangia quello meno forte. La natura a volte è spietata e noi non riusciamo a comprendere del perchè) Per i nostri progenitori la stessa cosa, spesso erano proprio i giochi atletici a scegliere il capo tribù. Giochi che si basavano quasi esclusivamente in modo e per far risaltare il contendente più forte, in modo che diventasse lui il capo del piccolo nucleo tribale. Esatto, ai tempi, chi era più forte comandava, ai tempi, chi era più forte aveva sempre ragione. Passati da piccola tribù tribale, da vita prevalentemente nomade, passati a vita prevalentemente stanziale, i nostri progenitori avevano radunato le piccole tribù tribali, diventando da tribù, diventando villaggi. Le teste iniziavano a non più essere solo quella cinquantina e autosufficienti, ma diverse tribù che si mettevano assieme diventavano e formavano un villaggio. La vita era cambiata, c’era da provvedere a la coltivazione, esatto, frumento e ortaggi. C’era da provvedere agli animali da stalla, esatto, allevamento e pastorizia. Ecco che, magari, l’uomo forte fisicamente e atleticamente, non è detto che era anche quello che coordinava meglio le attività e le varie mansioni che servivano per tirare avanti al meglio il villaggio. Magari quello più forte non si intendeva molto di campi e come e quando seminare, come e quando irrigare. Come e quando andare a caccia. Ecco che, da questo momento i giochi non servivano solo per trovare un capo comandatore, ma diventavano anche situazioni di feste per divertimento e come passatempo. Maestri come passare il tempo atleticamente e giocando sono state le tribù indiane del Nord America. Ogni maschio della tribù era anche valido atleta. Si esercitavano in giochi tipo: e riporto sempre dal libro: giochi di destrezza e corsa coi cavalli, tiro con l’arco e armi come quelle usate per la caccia, corsa a piedi, lotta corpo a corpo, arrampicate su gli alberi, arrampicata su pareti rocciose della montagna. Questo serviva per stare in buona forma fisica, per tenersi sempre allenati, che quando c’era da spostarsi, essendo allenati, non diventava troppa fatica. Anche perché le marce, a volte diventavano estenuanti, marce verso altri territori di caccia. Serviva stare in buona forma fisica non solo per attaccare altre tribù, che era più che altro un gioco, un gioco camuffato da guerra, al solo scopo di rapirsi le donne fra tribù, per cambiare il sangue alle nuove generazioni, in modo di avere discendenza più resistente e forte. Questa è bella, nelle tribù degli indiani del Nord America, lo stesso valeva per le donne, per avere donne sempre più atlete e più forti, in grado di fronteggiare animali del bosco o uomini arrapati, anche le donne partecipavano ai giochi. Questo uso è finito con l’avvento del colonialismo a opera dei bianchi arrivati, bada bene arrivati con la croce, a conquistare il territorio dei nativi. Che poi sapete come è finita la storia, a l’inizio buoni e bravi, poi, quando quelli delle croci sono diventati tanti, esatto, gli hanno rubato il loro territorio, quello che da millenni era stata la casa dei loro padri e, non contenti, quelli arrivati lì con le croci, hanno imposto alle donne delle tribù di indiani, quello che imponevano alle donne bianche e Cristiane. Esatto, ubbidienza al maschio e sottomissione al maschio. (ispirata da due libri una cazzata dal libro curato da Mas… Jev… e Ma… Mas… e l’altra cazzata dal libro di A… Ale…) Poi, questa non me la lascio sfuggire, si dice che, per quanto riguarda la corsa a piedi, era d’uso seguire un rituale, un protocollo. Per gli atleti in gara, per tot giorni niente carne e soprattutto? Esatto, avete indovinato, niente miccare il biscotto nella tazza. Beh, le donne, magari non era gran che problema. Ma per i guerrieri? che fai, vedi la bella indianina lì, li al fiume, che si è levata la tunica fatta con pelle di animale, è li allo stagno o al fiume, tutta nuda a rinfrescarsi la pelle, che l’ha fatto apposta perché sapeva che il giovane guerriero era lì che la osservava, esatto, giovane guerriero o vecchio guerriero, che fai? se il fratellino si mette in movimento che fai? anche se sei warrior, lì, bella, con tette al vento, gambe toniche che scorri lo sguardo e arrivi a due chiappe di sublime forma, la vedi, un viso che t’innamori, due belle labbra invitanti, e un bel boschetto che nasconde la porta del paradiso, tu warrios che fai? devi metterlo a cuccia? Poi dopo viene la sera, ci pensi, hai ancora la magnifica magnifica visione negli occhi, davanti agli occhi hai ancora la sua sensuale e eccitante e leggiadra figura e ecco che, ancora senti il fratellino che si muove, e una sberla qua e l’altra là, per farlo rimanere a cuccia ma niente, lui si tira su ancora di più, e allora tu, ancora una tirata in su e in giù e lui, il fratellino diventato grosso e pieno, si ribella e ti sputa addosso. E allora cosa è servito non farlo in due? li allo stagno o al fiume? Un fortissimo ciclista degli anni ’70, viene fuori con questo. Rispondendo a una domanda viene fuori con questo: quel anno lì ho fatto l’amore con mia moglie solo tre volte, e bravo, con la moglie, ma con le altre? Esatto, se non sparo la mie cazzate non son contento. Ecco che man mano i piccoli villaggi diventavano sempre più grandi, diventavano città, e anche lo sport cambiava. Non era più lo sport a decidere chi doveva comandare il villaggio, adesso, con la nascita delle città e con la nascita delle religioni, erano nate anche le caste. Che questa storiella è pubblicata su l’altro sito, esatto: runningadventure.it. Con le caste sociali, sono nati anche sport di casta. Dove non servivano particolari dotazioni, esatto, tipo la corsa a piedi, la lotta, i salti i lanci, questo tipo di sport era fatto praticare alle caste più in basso della scala sociale, e anche per vedere tra questi chi poteva diventare un soldato, che per il popolino voleva dire: un modo per elevarsi di casta. Mentre sport coi carri, con le armi, coi cavalli, con le navi (che battaglie su acqua le hanno fatte anche al Colosseo) erano sport riservati alle caste dominanti, esatto, le caste comandatrici, esatto quelle della èlite. Alla prossima (mauro)

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