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Lo sport italiano, sempre più giù, in discesa libera

Più ci si abitua alle comodità, meno voglia di faticare in allenamento? Che forse invece è la colpa del come ci cibiamo? Del come stiamo ipnotizzati sempre più davanti a uno schermo? Sta di fatto, visti i fatti, la matematica non è una opinione. Di cosa sto andando a sbrodolare? Esatto, della sempre più scadente qualità atletica dei runners italiani. Tanti e tanti che corrono a piedi, tanta quantità rispetto a trent’anni fa, ma poca o pochissima qualità rispetto a quei tempi. Ci salviamo qualche volta grazie a cognomi non abituali, cognomi che hanno origini fuori da l’Italia, e più spesso cognomi di origini africane. Popolo italiano, vi faccio una domanda, (che i nostri antenati si rigireranno nella tomba dalla vergogna) ma questo non è una vergogna? Cara influencer, non so che tipo di italiani vedi tu, che tutti bravi, tutti intelligenti, tutti creativi, ma lo sai che una volta era davvero così. Perché secondo te, adesso ci sta in Italia, ci stanno forse i nuovi De Andre’? i nuovi Gaber? I nuovi Guccini?, i nuovi Jannacci? I nuovi Gaetano? I nuovi Bennato? I nuovi Fo? Esatto, persone che sono cresciute senza uno smartphone, esatto, sarà solo coincidenza? Di scienziati quando ne troviamo uno che è italiano lo osanniamo, che in altre nazioni ce ne stanno a decina di bravi come i nostri e molto di più bravi (ispirata da quello che mi aveva raccontato un insegnante di liceo serale, mi fa: nelle classi che seguo, i più scarsi sono proprio gli italiani. Per quanto riguarda l’informatica ci stanno i pakistani e i rumeni che sono una spanna su tutti) Ma poi, come è che siamo messi nello sport del running in Italia? esatto, ci stanno gli africani che stanno una spanna sopra a tutti. Detto questo non parlatemi di italiani, cara influencer, non confondiamo, ti prego non confondere gli italiani delle passate generazioni coi gli italiani inconcludenti delle nuove generazioni. Cara e bella, più oca che bella, cara influencer, esatto, tutte le cose belle che racconti sulle eccelenze italiane, quello che hanno fatto gli italiani eccellenti, risalgono ai vecchi tempi, ai tempi di Caio Codega. Che sono forse quelle di … (ho paura a mettere il nome di tal che si dice creativo, cercate di capire, quello è potente e cattivo) l’immagine creativa degli italiani? Dimmi cosa hanno fatto i creativi della tua generazione in più dei vecchi italiani, esatto, non son stati capaci di fare di meglio delle vecchie generazioni. Visto che questo sito è nato come propaganda al correre a piedi, vediamo fino a che punto sono scaduti di qualità i runners italiani? Sbrodolata ispirata da un articolo di un ex grande runner apparso su una vecchia rivista di corse a piedi, aprile 2008. L’ex forte runner dice: tutti gli anni con la famiglia andavamo a trovare i parenti in Liguria (no, non il forte runner mio categoria che si lustrava la vista con la mia ex atleta, e che aveva invitato me e la mia ex bella atleta alla sua casa del mare in Liguria, e che quando gli ho detto va bene accettiamo l’invito, e poi, gli faccio, però bisogna prendere con noi anche il marito della bella runners, che era e è bella davvero e ancora adesso, a questo punto il forte runner mi fa, e no, non andiamo giù in tanti, il posto è quello che è. Capito il runner, voleva stare solo con la mia ex bella atleta, gli dava fastidio se portavamo anche il marito. Così, non se n’è più fatto niente) L’occasione che prendeva l’ex runner che ha scritto l’articolo, era in concomitanza con una gara di maratonina Fidal che ci stava lì al paese. L’ex forte runner prova paragonare il suo tempo attuale al tempo che il vincitore chiudeva la tal maratonina. Dice: se correvo nel l’anno 2000, con lo stesso tempo di adesso sarei arrivato 40°esimo. Cinque anni dopo, stesso tempo sei dentro nei 10° posto di classifica finale assoluta. Ebbene, si presenta al via e fa la gara, la chiude in 1h16’ e si classifica 9°posto a poco più di 1’ minuto dal vincitore. Tra s’è e s’è pensa, sai che magari tra altri cinque anni faccio 1° posto?  Poi, altra cosa che ha notato, le facce sempre quelle, solo che con più anni in viso e nelle gambe, di giovani? poco e niente, il ricambio è molto più lento rispetto a un venti anni fa. Dice: se a scuola si snobba la corsa a piedi, non si può pretendere. Se un mediocre calciatore di serie B conta nella società più tanto di un runner Top Player, che vuoi pretendere? Se stare al millesimo posto di tal calcio conta più di stare tra i migliori dieci della corsa a piedi, che vuoi pretendere? Ecco che, la solita storia che si vede in questi ultimi anni, esatto, il giorno della marmotta dei giovani italiani, che quelli che non trovano posto in serie B di calcio, smettono di fare sport, smettono di fare qualsiasi sport. E, mia opinione personale, penso di non aver scoperto l’acqua calda nel dire che i calciatori hanno tutte le chance per diventare anche forti runners, però, a praticare calcio non si fatica, mentre per diventare un buon runner si fatica molto, si è costretti a faticare molto. Questo il motivo delle nuove generazioni di ragazzi italiani, del perchè non praticano il running, cresciuti nelle comodità, quelli che vedremo in futuro al via, man mano scenderanno sempre di livello e in tutti i campi, e non solo nel running? L’ex forte runner dice: già solo trent’anni fa, noi ragazzi non passavamo il tempo navigando su internet, magari lo passavamo a arrampicarci sugli alberi, a nuotare al fiume, a fare le corse in bici, a giocare a pallone in strada, cose che adesso vengono dichiarate cose pericolose. Che i ragazzi di 12/15 anni non sono più capaci di arrampicarsi sugli alberi. Cardiofrequenzimetro, gps, smartphone, non esistevano, a telefonare la cabina telefonica e il gettone. Poi, ci è rimasto male di una cosa, alle premiazioni, l’aria è sempre più fredda, non è più lo stringersi la mano calorosamente e rendendo omaggio al vincitore o a chi ci è arrivato davanti, adesso anche la stretta di mano è diventata cosa fredda, un italiano sig Rossi qualunque, gli rode un po’ stringere la mano a un italiano signor Mohammed qualunque. Alla prossima (mauro)

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